Su questa panchina rossa siedono le troppe donne vittime di violenza

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MA CHE COLPA ABBIAMO NOI?

NONCHE’

IL SITO PANCHINE ROSSE DI STATI GENERALI DONNE

La panchina rossa è un invito a riflettere, a non dimenticare, a tenere alta l’attenzione e per immaginare come andare oltre questa ingiustizia.

La violenza contro le donne in Europa, inclusa la violenza domestica, è un fenomeno molto, troppo diffuso. Una donna su cinque nell’Unione Europea ha subito qualche forma di violenza dal partner, attuale o precedente, dall’età di 15 anni.

Il lockdown durante la pandemia da Covid-19 ha implementato l’esposizione di donne e ragazze a partner e a familiari violenti e ha rivelato le mancanze di una risposta culturale a tali situazioni.

La violenza – verbale e non solo verbale – contro le donne, è fondamentalmente un problema culturale e perciò richiede un impegno di tutte e tutti.

L’efficacia della risposta, accanto a reti di sostegno su cui poter contare, dipende da molti fattori, primi fra i quali la messa in campo di opportune iniziative educative all’interno dei percorsi scolastici, da sempre contesti privilegiati per educare alle differenze e valorizzarle, promuovere l’equità di genere, riconoscere e rispettare l’altro.

In questo senso, il recente impegno della scuola di coltivare la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone”, assunto nel nuovo insegnamento sull’Educazione civica, sottolinea tali obiettivi (Decr. M.I. n. 35 del 22/06/2020 allineandosi con l’insegnamento Cittadinanza e Costituzione (L. 3-0.10.2008, n. 169) rilevante anche per l’innovazione la didattica curriculare.

Questa SFIDA n. 10 è stata introdotta in #HackCultura2022, in collaborazione con Stati generali delle donne, PA Social e Indire, per chiamare in causa studentesse e studenti per concorrere a prevenire e contrastare la violenza contro le donne, con idee, suggestioni, proposte  così come indicato nella  Convenzione di Istanbul ma anche in altri atti d’indirizzo nazionali ed europei come il Piano d’azione per la Democrazia Europea a sostegno della libertà e il pluralismo dei mezzi di informazione e lottare contro la disinformazione e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE orientata a rendere  diritti e  valori dell’UE più tangibili in relazione ai diritti delle vittime e l’accesso alla giustizia, la parità e inclusione, la lotta al razzismo e il pluralismo, i diritti sociali e l’istruzione e la formazione inclusive, i diritti economici, i diritti dei minori: la promozione e il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità nei confronti degli altri come pure della comunità umana e delle generazioni future.

Una SFIDA, la n.10, che approfondisce alcuni contenuti già trattati in altre Sfide di #HackCultura2024, ed in particolare la n. 6 riguardanti i Goal dell’Agenda 2030 sulle questioni Etiche per orientare l’azione di coloro che sono stati delegati da noi tutti a governare, per assicurare alla popolazione una vita degna di essere vissuta. Diritti, parità di genere, emancipazione di donne e ragazze, tutti aspetti centrali dell’Agenda 2030, rappresentano sia in quanto obiettivi a sé stante sia come questioni trasversale –al pari del digitale-, che rappresentano il terreno su cui confrontarsi anche ai fini dell’integrazione sistematica dell’ottica di genere all’interno di tutte le politiche e di tutte le azioni nel pieno accoglimento del principio del mainstreaming. Ulteriore finalità prioritaria è quella di far emergere da parte dei ragazzi proposte dedicate alle Digital SHTEAM (Science, Humanities, Technology, Engineering, Arts and Mathematics), quale nuovo approccio valoriale alle nuove competenze della contemporaneità.

Una SFIDA nata nella convinzione che il coinvolgimento dei giovani e dei loro docenti ​è fondamentale per renderliprotagonisti nei processi di costruzione identitaria e di cittadinanza attiva europea​’ e per sviluppare una piena consapevolezza del proprio ruolo sociale attraverso un’attenzione costante ai temi dell’inclusione sociale, della sostenibilità e del contrasto ai pregiudizi verso le differenze di genere.

Una SFIDA che si tematizza su due questioni fortemente attuali e collegate: la parità di genere ed il contrasto alla violenza per costruire relazioni positive a scuola, per superare gli stereotipi, riconoscere e rispettare le differenze al fine di superare le disuguaglianze e promuovere la cultura delle pari opportunità.

Una SFIDA per far conoscere le importanti iniziative assunte sul piano internazionale come La Convenzione di Istanbul, che rappresenta oggi il quadro di riferimento per tutte quelle azioni atte a prevenire e contrastare la violenza contro le donne e la violenza domestica, la cui conoscenza è un dovere per salvare vite umane.

Una SFIDA, in cui la Comunità studentesca è chiamata a contestualizzare gli obiettivi e l’approccio di #HackCultura, proponendo possibili soluzioni per contribuire:

  • alla definizione di approcci e strumenti democratici innovativi, in particolare strumenti digitali (e-democracy), per aiutare i cittadini a far sentire la propria voce e a scambiare opinioni pubblicamente su tutti i settori d’intervento della Convenzione di Istanbul;
  • alla lotta alla disinformazione e ad altre forme di interferenza nel dibattito democratico, dando ai cittadini la possibilità di prendere decisioni informate aiutandoli a identificare la disinformazione e promuovendo l’alfabetizzazione mediatica, sui temi della Convenzione di Istanbul.

Per partecipare

Per partecipare selezionare la SFIDA 10 seguendo le indicazioni contenute nella pagina di HackCultura2025

Risorse

A questo indirizzo mail è possibile rivolgersi per richiedere assistenza su questa sfida: hackcultura@diculther.it