La Sesta Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti (1)#SCUD2021 si terrà dal 3 al 9 maggio 2021.

Per segnalare gli eventi che animerà la #SCUD2021 è necessario compilare l’apposito Modulo.

Come consuetudine, le “settimane” hanno due livelli di partecipazione.


Il primo, riguarda la partecipazione autonoma da parte di gruppi di ricercatori, di docenti, operatori culturali, ecc ai quali  si chiede di animare eventi, attività informative, formative, didattiche, di sensibilizzazione nei confronti del mondo dell’istruzione nei settori della valorizzazione, della conservazione, gestione e della produzione culturale digitale, per sottolineare ulteriormente l’importanza sociale del patrimonio culturale oggi e per il futuro, e ridisegnare la prospettiva degli interventi per il rafforzamento dell’identità europea e il suo sviluppo sociale nella vita, nel lavoro, nella condivisione dei valori comuni.

Il secondo livello di partecipazione, organizzato a livello centrale direttamente da DiCultHer, riguarda:

Nella pagina https://www.diculther.it/eventi-scud2021/ sono riportati gli eventi della #SCUD2021.

I TEMI

I temi preminenti di questa sesta edizione sono progetti ed iniziative per implementare, valorizzare, riutilizzare, sostenere:

la Convenzione di Faro e la sua contestualizzazione nell’Era Digitale;
la Bellezza come tratto fondante la nostra identità produttiva, culturale, esistenziale. Un’identità tutta da scoprire, conoscere e tramandare anche mediante l’uso di strumenti digitali, attraverso progetti, uscite didattiche di prossimità, percorsi….finalizzati a valorizzare, promuovere e riscoprire la Bellezza nascosta dei territori di appartenenza per tramandarla attraverso strumenti digitali.
il “riuso del patrimonio culturale digitale reso accessibile da INDIRE,  dall’Istituto Centrale del Catalogo Unico, dall’’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi e da Europeana per sostenere l’integrazione nei curricula scolastici di contenuti digitali originali e di alta qualità;
il DIGITAL SHTEAM, il valore della diversità nell’ecosistema delle Digital Science, Humanities, Technology, Engineering, Arts And Mathematics per guardare ad un approccio che pone alla base dell’innovazione  la rimozione delle barriere disciplinari per sostenere l’attitudine al cambiamento attraverso la consapevolezza che il digitale può esserne una formidabile leva e condizione essenziale per un’idea rinnovata di “spazi di apprendimento”: le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio delle attività orientate alla formazione e all’apprendimento degli studenti. Per scrivere tutti insieme una “via italiana” delle Digital SHTEAM, coerente ed anticipatrice della discussione in Europa per riguarda l’istruzione, la formazione, la parità di genere, le pari opportunità, e per superare il riduttivismo culturale del passaggio da STEM a STEAM verso le Digital SHTEAM.

L’ACCESSO AI SAPERI

Così come nelle precedenti edizioni, anche questa sesta edizione della Settimana dovrà rappresentare occasione per promuovere la progettualità giovanile e il dialogo sulle problematiche legate al diritto per tutti di avere accesso ai saperi per:

  • garantire il ‘diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del digitale per la piena titolarità del patrimonio culturale’;
  • diffondere la conoscenza e l’utilizzazione degli strumenti di comunicazione in rete, attraverso la partecipazione pratica alla Settimana delle Culture Digitali;
  • promuovere iniziative per favorire engagement e la titolarità individuale e collettiva sul patrimonio e sull’eredità culturale;
  • affrontare, mediante l’uso consapevole del digitale e con approcci innovativi, la conoscenza, la salvaguardia, e la valorizzazione dei luoghi della cultura con particolare riferimento al proprio territorio analizzato e rappresentato nel contesto europeo;
  • incrementare la consapevolezza dell’esistenza e del valore delle culture digitali come risorsa e bene comune da conservare quale memoria del processo creativo nello spazio e nel tempo;
  • aiutare i giovani a orientarsi durante la navigazione nell’oceano di opportunità offerte dalle nuove culture digitali;
  • promuovere la lingua italiana nel mondo, come lingua di Cultura.

[1] “Abbiamo dedicato le Settimane delle Culture digitali al Prof. Antonio Ruberti, indiscusso maestro del dialogo nei differenti campi delle Scienze. Nella sua funzione di Ministro dell’Università e della Ricerca, Antonio Ruberti sin dal 1991 promosse le Settimane della Cultura Scientifica. È stato questo il primo passo di un camino di diffusione della cultura scientifica che, proseguito poi in ambito europeo nella sua funzione di Commissario europeo per la scienza, la ricerca e lo sviluppo tecnologico e l’educazione, lo ha portato a varare accordi con istituzioni internazionali, programmi europei e, quale naturale punto di arrivo del percorso, lo ha spinto a raccordare le iniziative dei singoli Paesi con l’istituzione della Settimana Europea della cultura scientificaDedicare la Settimana delle Culture Digitale ad Antonio Ruberti è stato quindi un atto naturale per DiCultHer e ha voluto assumere il significato di raccordo e di continuità tra il grato ricordo per una vita dedicata interamente alla Scienza e alla diffusione della cultura scientifica e l’attuale apertura verso il paradigma digitale che, sempre di più e più profondamente, influisce sul nostro modo di vivere e di pensare la cultura.