a cura di Giuseppe Lanese
Il 22,3% degli studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado in Italia è stato vittima di bullismo da parte dei pari (19,4% in modo occasionale e 2,9% in modo sistematico), mentre il 18,2% ha preso parte attivamente a episodi di bullismo verso un compagno o una compagna. È ciò che emerge dal “Monitoraggio dei fenomeni sul bullismo e cyberbullismo nelle scuole Italiane” realizzato durante l’anno scolastico 2020-2021 dalla piattaforma ELISA. Uno strumento online nato nel 2018 dalla collaborazione tra ministero dell’Istruzione e università di Firenze per monitorare proprio questi fenomeni e formare i docenti.
Per quanto riguarda il cyberbullismo, l’8,4% degli studenti ha ammesso di aver subito episodi di questo tipo, di cui 7,4% in modo occasionale e 1% in modo sistematico, mentre il 7% ha preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo: 6,1% in modo occasionale e 0,9% in modo sistematico. Il 7% di studenti, inoltre, risulta aver subito prepotenze a causa del proprio background etnico, il 6,4% prepotenze di tipo omofobico e il 5,4% prepotenze per una propria disabilità.
Eppure, una parte di questi episodi non emerge, come si legge nel report, ma resta all’oscuro sia per la scuola che per i docenti. Ma mentre gli insegnanti risultano avere “una percezione
più bassa rispetto agli studenti e alle studentesse circa la presenza del bullismo e del cyberbullismo”, gli stessi docenti ritengono di intervenire, invece, più spesso e in modo più attivo sul problema rispetto a quanto viene riportato dalle studentesse e dagli studenti.
Sebbene un’alta percentuale di scuole si sia dotata di “docenti referenti” per queste tematiche (83,4% di docenti delle scuole secondarie di secondo grado, 76% della scuola primaria e
74% della scuola secondaria di secondo grado), solo il 13% degli studenti afferma di conoscere tali figure. Così come non sono ancora conosciute in maniera approfondita le “Le Linee di Orientamento 2021”, oppure l’adozione del protocollo di presa in carico delle situazioni di bullismo e cyberbullismo.
Gli episodi di prepotenza tra pari sono un fenomeno che coinvolge ancora un numero considerevole di studenti e studentesse, soprattutto nelle modalità faccia a faccia, spiegano le autorità scolastiche. Emerge un aspetto ancora particolarmente critico riguardo alla comunicazione, sia in ambito scolastico sia a livello istituzionale rispetto alle azioni e strumenti implementati per arginare il bullismo e il cyberbullismo, fanno sapere dal Ministero. Ma, nonostante questo, le attività di prevenzione e contrasto, alla luce dell’attuale normativa, iniziano ad essere percepite dalle istituzioni scolastiche come un’azione di sistema, che si sta consolidando. Al monitoraggio hanno partecipato 314.500 studenti e studentesse che frequentano 765 scuole statali secondarie di secondo grado. Si tratta di più di un quarto delle scuole statali secondarie di secondo grado dell’intero paese. Oltre agli studenti, le attività di monitoraggio hanno coinvolto anche 46.250 docenti di 1.849 Istituti scolastici statali (più di un quarto delle scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo grado italiane). L’attività di monitoraggio ha previsto due momenti: nella prima fase (maggio/giugno 2021), sono stati coinvolti le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Nella fase successiva (giugno/ luglio 2021), sono stati coinvolti i docenti delle scuole primarie e secondarie.