Introduzione

a cura di Carmine Marinucci e Giovanni Piscolla

Questo undicesimo numero di Culture Digitali esce in concomitanza dell’avvio della programmazione delle attività #DiCultHer per l’anno scolastico 2024-25.

Una programmazione all’insegna del protagonismo del nostro sistema scolastico nell’uso consapevole della Cultura digitale e dell’Intelligenza Artificialeper la valorizzazione del patrimonio culturale, entrambecentrate sull’engagement delle fasce giovanili della popolazione chiamate, in una logica di esercizio di cittadinanza e di progettazione partecipata, a “prendersi in carico” il proprio patrimonio come complesso di risorse di cui aver cura a livello individuale e come comunità.

Questo numero della rivista vuole rappresentare un ulteriore momento di confronto tra esperti, Corpo docente, studentesse e studenti su temi socialmente rilevanti, che aprono la porta a riflessioni su come il digitale possa abbattere barriere sociali e culturali per affrontare le tematiche come la conservazione e valorizzazione del Patrimonio culturale, il gender mainstreaming, l’inclusione sociale.

Un auspicato confronto per innescare non solo processi di conoscenza degli strumenti e degli approcci per la promozione della Cultura digitale e per imparare ad imparare a creare “Cultura digitale”, ma anche e soprattutto un modo sostanziale per porre in relazione obiettivi di apprendimento curricolari e obiettivi di sviluppo personale delle studentesse e degli studenti del nostro sistema educativo, con l’auspicio di generare il cambiamento culturale auspicato e indispensabile per affrontare i temi della modernità.

Già nel Webinar di venerdì 11 ottobre 2024 di presentazione della programmazione delle attività #DiCultHer per l’a.s. 2024-25 sono state presentate le priorità dell’agire di #DiCultHer per sostenere l’incontro con la cultura che educa “al e con il Patrimonio culturale”, per promuovere pensiero critico e un impegno responsabile e competente a fronte delle sfide della modernità, in relazione alla Convenzione di Faro, al Manifesto Ventotene digitale, al New European Bauhaus, al Digital Competence Framework for Citizen’s (DigComp 2.2.). Documenti questi che ci indicano la direzione da seguire in un’ottica educativa e formativa e che sono alla base della programmazione dei contenuti della rivista Culture Digitali stessa, ma anche della revisione della Carta di Pietrelcina, che viene presentata con questo numero della rivista.

Carta di Pietrelcina, che rappresenta per #DiCultHer un documento utile per una rilettura in ambiente scolastico di questi documenti, per consolidare la diffusione della Cultura digitale in modo omogeneo e condiviso, per un uso consapevole e responsabile dell’Intelligenza Artificiale, come pre-condizione abilitante per orientare processi complessi di trasformazione del sociale e per disegnare la funzione pedagogica per l’educazione al e con il Patrimonio Culturale Digitale.

Ottobre 2024