Isa Maggi per Stati Generali delle Donne
Dove sei nata Isabel? Qual è stato il tuo percorso formativo?
Sono nata a Sofia e cresciuta a Trieste, da madre bulgara e padre Istriano e ho conseguito la maturità classica, sono Doctor of art and theatre all’Università of Northwest, American International open University, e sono attualmente docente del Master di scrittura creativa presso l’ Istituto Armando Curcio.
Hai avuto molti riconoscimenti per l’attività che svolgi come promotrice della Cultura Slava
Sono statanominata dal Ministero della Cultura della Repubblica di Bulgaria e sono stata premiata alla Camera dei Deputati con il ”Gran Premio Internazionale di Venezia” per le attività artistiche.
Quali sono le tue esperienze professionali più significative?
Il mio percorso di artista ha spaziato dalla moda alla televisione, dal cinema, al teatro. Nel 1998 con il mio compagno Rodolfo Martinelli Carraresi ha fondato “Ars Millennia production” come strumento per realizzare e valorizzare progetti ed eventi trattando tematiche che mettono al centro il sociale, il femminile, la memoria, la storia da divulgare attraverso le arti. Oggi Ars Millennia Production è tra le società indipendenti più interessanti nel panorama italiano. Ho diretto il Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza, ho condotto per RAI molti programmi televisivi di successo, ho interpretato più di 40 film e altrettante pieces teatrali diretta da molti tra i più importanti registi nei più prestigiosi teatri e circuiti nazionali ed internazionali. Come sceneggiatrice, allieva di Luciano Vincenzoni, script doctor tra i più stimati del cinema, ho firmato molte sceneggiature, come drammaturga tanti testi teatrali di successo, come scrittrice ho pubblicato per Rai Eri.
Oggi sono autrice con Armando Curcio Editore della collana teatrale di drammaturgia contemporanea Il volo di Calliope. Dal 2020 sono ideatrice e conduttrice del podcast d’intrattenimento culturale “Ether, il quinto elemento” in onda sulla Piattaforma Canale Europa tv. Dal 2013 sono anche Testimonial ufficiale di Amnesty International. Dal 2015 sono corrispondente onorario del MACTT (Mediterranean Academy of Culture Tourism and Trade). Collaboro dal 2019 con gli Stati Generali delle Donne per eventi e riflessioni di carattere culturale.
Quali sono i tuoi interessi preminenti e gli ambiti di maggiore interesse?
Nel mio percorso artistico e professionale ho voluto affinare la mia esperienza e creatività dedicandomi sopratutto alla ricerca di personaggi, storie e tematiche rivolte alla memoria, al femminile e ai diritti umani, sia come drammaturga, scrittrice e sceneggiatrice che attrice. Come direttore artistico ha sempre cercato di costruire collaborazioni e relazioni tra teatri e Università, accademie e conservatori in ambito sia nazionale che internazionale per dare vita a importanti momenti culturali e sociali volti a dare più energia e coraggio alla cultura come bellezza universale, che sostiene essere : “unico grande patrimonio dell’umanità”. Sono ideatrice e direttrice artistica di molte iniziative culturali legate al femminile come, ad esempio tra le altre, dal 2018 la rassegna “LEI , legalità, eguaglianza, identità “ in scena a Trieste , la rassegna “ ALMAS” appuntamento presso la Casa Internazionale delle Donne a Roma dedicato al mecenatismo al femminile. In questo ultimo mese ho rappresentato in un video il dramma delle donne afghane per il progetto “Caschi rosa” degli Stati generali delle Donne per favorire processi di educazione e di istruzione per le giovani donne afghane che sono accolte in Italia.
Quando e come inizia il suo impegno rivolto al femminile ?
Sono cresciuta in un’ ambiente dove il rispetto verso l’ altro/altra aveva un’ importanza assoluta, era considerato sinonimo di civiltà, base primaria per una buona vita, come l‘ importanza dell’armonia tra femminile e maschile, della conoscenza e della memoria. Questi sono gli insegnamenti che hanno accompagnato la mia infanzia . Sono il risultato di una famiglia dove hanno convissuto differenti culture , dove si parlavano lingue diverse e si professavano più religioni. Quando mi sono resa conto che ciò che per me era normalità, per troppe persone invece era incomprensibile o peggio inammissibile, e quindi ho maturato la volontà di impegnarmi per stimolare riflessioni sulle tematiche rivolte al rispetto delle donne, al rispetto del diverso ,alla conoscenza alla memoria. Il mio percorso di artista si è indirizzato allo studio e all’‘approfondimento e creazione di progetti rivolti a sviluppare queste tematiche perché sono fortemente convinta che l’ arte sia uno strumento basilare per divulgare e sensibilizzare il prossimo in questa direzione. Ho scritto e portato in scena molti testi che animano figure femminili della storia riportando alla luce anche gli aspetti che fino ad ora erano stati nascosti o non valorizzati, come Olympe de Gouges eroina e vittima della rivoluzione Francese, Leonora Fonseca Pimentel, simbolo della rivoluzione Napoletana, Tanaquilla, la nobile etrusca che divenne la prima regina di Roma , Luisa de Medici grande mecenate come Isabella d Este e ancora l’ imperatrice Maria Theresa d’ Austria, grande politica e innovatrice, Penthesilea, una mia riscrittura del mito della regina delle amazzoni e ancora la scienziata e ambientalista Eva Mameli Calvino. Sono molto soddisfatta di questo lavoro che potrei definire “archeologia drammaturgica” sia perché nutre continuamente la mia sete di conoscenza , sia perché sento l’ interesse e l’ entusiasmo del pubblico nelle presenze e negli applausi a fine recita e negli attestati di approvazione . Le mie figure femminili sono inserite in una una raccolta “Reinas” , il volume edito da Armando Curcio Editore, dove vengono valorizzate sei donne di epoche e personalità diverse ma unite dalla stessa energia e passione speciale.
Parlaci del tuo impegno civile in Amnesty International
Ho realizzato in questo ambito “T E H R “, festival indipendente che vuole parlare di diritti umani attraverso le arti in collaborazione con Amnesty International ,giunto alla sua quinta edizione con molti partner prestigiosi, a partire dalle Università ,con crediti formativi per gli studenti, il Conservatorio di Santa Cecilia , la Cineteca nazionale Centro sperimentale, l’ Istituto Armando Curcio, gli Stati Generali delle donne e altri. Il festival si propone sia live ,muovendosi in più città e più luoghi,che audiovisivo presente su le maggiori piattaforma come My Movies e Indiecinema (www.indiecinema.it) una delle piattaforme indipendenti più seguite sopratutto dai giovani per li suoi contenuti rivolti al cinema indipendente , al cinema d’essai, ai documentari.
E la tua prossima sfida?
Una delle mie nuove sfide si chiama “T. E. I .M .T” il primo festival dedicato al Movie Theatre,nato con l’ intento di lanciare un nuovo linguaggio, quello del movie theatre appunto, cioè la commistione tra la fascinazione del teatro e quella del cinema,per stimolare una nuova creatività e dare la possibilità al teatro ad una più capillare visibilità .
Un’altra scommessa è la Collana di drammaturgia contemporanea , edita da Armando Curcio Editore “il Volo di Calliope” , che valorizza gli autori contemporanei proponendo le antologia dei loro lavori. L intento è quello di valorizzare la scrittura di nuovi autori, portando alla luce il loro impegno e raccontando così anche il nostro tempo, sempre con uno sguardo indipendente e libero.
In queste settimane sono impegnata nella scrittura del testo ufficiale Amnesty International per raccontare i suoi sessanta anni di vita ( 1961-2021) Il testo ha come protagonista la figura femminile, si intitola “Le parole di Rabia” e omaggia Rabia Balkhy , poetessa medievale e faro del femminile afghano .