di Vincenza Ferrara, Università degli Studi di Roma La Sapienza
Abstract IT
Numerosi sono gli studi, negli ultimi anni, sull’uso del patrimonio culturale come strumento da utilizzare attraverso metodi pedagogici utili all’apprendimento transdisciplinare. Inoltre, le arti e in particolare le arti visive possono stimolare percezioni positive utili a limitare lo stress e favorire il benessere delle persone. Tutto questo può essere realizzato all’interno dello spazio museale ma anche in uno spazio virtuale utilizzando le tecnologie digitali. La possibilità di condividere il patrimonio culturale attraverso opportuni luoghi virtuali come la Biblioteca Digitale Europeana può stimolare il raggiungimento di diverse finalità quali il miglioramento delle competenze, la promozione del benessere, l’uso delle arti negli ambienti di cura e fornire nuovi stimoli e strategie per la relazione tra operatori sanitari e pazienti oltre ad essere utili in ambito riabilitativo. Non solo i documenti sulla didattica innovativa indicano il patrimonio culturale come volano per il miglioramento dell’apprendimento, ma anche quelli dell’OMS che lo indicano come uno strumento utile nel campo della salute e del benessere. Pertanto, la creazione di contesti digitali idonei per una completa condivisione e riutilizzo del patrimonio con contenuti adatti a ciascun settore può essere utile anche per la realizzazione e condivisione di una cultura europea nel campo della qualità della vita.
Abstract EN
There are many studies on the use of cultural heritage as a tool for transdisciplinary learning through pedagogical methods. In addition, the arts can stimulate positive perceptions useful for limiting stress and promoting well-being for the people. All of this can be achieved with the museum objects, for example, also in a virtual space. The possibility of sharing cultural heritage through virtual places such as the Europeana Digital Library can stimulate the improvement of skills, the promotion of well-being, the use of the arts in care environments and providing new stimuli and strategies for the relationship between healthcare professionals and patients as well as being useful in rehabilitation. Not only documents on innovative teaching indicate cultural heritage as a driving force for the improvement of learning but also those of the WHO which indicate it as a useful tool in the field of health and wellbeing. Therefore, creating suitable digital contexts for a complete sharing and reuse of heritage with useful notes and virtual environments suitable for each sector can also be important for the realization and sharing of an European culture in field of quality of life.
Keywords : Learning, life skills, visual thinking strategies, health, open data
Negli ultimi anni molti progetti hanno sviluppato cataloghi e archivi online per gestire e promuovere il patrimonio culturale. Le nuove tecnologie hanno stimolato la ridefinizione dell’accesso alle risorse digitali del patrimonio culturale e il loro uso o riuso in diversi contesti come quello dei musei, della scuola, del modo del lavoro e della salute, per citarne alcuni. Lo sviluppo di competenze chiave e la promozione del benessere sono diventati dei riferimenti importanti per la qualità della vita delle persone. Le tematiche affrontate riguardano le modalità di apprendimento e di relazioni buone ed efficaci, Il miglioramento delle competenze e del lavoro collaborativo, l’attenzione ad alcune capacità fondamentali per gli operatori della salute per il miglioramento dei rapporti con il paziente e la limitazione dello stress. Tali tematiche sono divenute fondamentali anche a seguito della situazione Pandemica e hanno riguardato le modalità e l’efficacia dei sistemi per l’apprendimento, le relazioni e il benessere e la promozione della salute e lo stress dei curanti anche attraverso modalità a distanza.
Per quanto riguarda lo sviluppo di competenze e la loro utilità anche per il benessere della persona, la stessa Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) gia’ nel 1993 indicava la necessità di introdurre specifichi programmi nelle scuole, e aggiungerei anche nell’ambito della formazione permanente, utili allo sviluppo delle Life Skills ossia le competenze per la vita. Le Life Skills sono le competenze che portano a comportamenti positivi e di adattamento che rendono l’individuo capace di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni. Tali competenze possono essere raggruppate secondo 3 aree: EMOTIVE– consapevolezza di sè, gestione delle emozioni, gestione dello stress; RELAZIONALI – empatia, comunicazione efficace, relazioni efficaci; COGNITIVE – risolvere i problemi, prendere decisioni, pensiero critico, pensiero creativo (WHO Life skills). Per realizzare tali indicazioni è opportuno far riferimento a modelli pedagogici e cognitivi utili per promuovere la centralità del discente. A tale proposito esistono indicazioni dei documenti e delle raccomandazioni della Commissione Europea sull’Educazione Attiva che raccomandano la promozione di metodi che utilizzano e che permettono un approccio cross-curriculare. “Heritage education means a teaching approach based on cultural heritage, incorporating active educational methods, cross-curricular approaches, a partnership between the fields of education and culture and employing the widest variety of modes of communication and expression; Heritage education, which is cross-curricular by its very nature, should be promoted through the medium of different school subjects at all levels and in all types of teaching” (European Recommendation 2018). Tra questi metodi troviamo quello delle Visual Thinking Strategies, VTS. Il processo stimolato dal metodo delle VTS agevola lo sviluppo delle Life Skills. Le VTS, strategie di pensiero visuale indicano un metodo che utilizzando l’arte realizza lo sviluppo e il miglioramento di competenze e capacità legate all’apprendimento e alle relazioni. Tale metodo viene strutturato alla fine degli anni ottanta, negli Stati Uniti, dalla psicologa cognitivista Abigail Housen e da Philip Yenawine responsabile delle attività educative al Museum of Modern Art di New York. A partire da studi sulle diverse reazioni del pubblico davanti a un’opera d’arte l’Housen riesce a indentificare e a descrivere la vastità di tipologie di pensiero che l’arte è capace di suscitare. La Housen e Yenawine, insieme comprendono la potenzialità che l’osservazione dell’opera d’arte può avere nello sviluppo di importanti competenze cognitive e il loro metodo acquista un valore pedagogico importante (Housen, 2007; Yenawine,2013). Il metodo viene applicato nelle scuole e successivamente la sua valenza per lo sviluppo di competenze lo ha suggerito come utile per la formazione anche in altri settori come quello della salute (VTS Website]. Tale metodo viene applicato in alcuni paesi europei e In Italia è sperimentato a partire dal 2014 (Ferrara,2016).
Tale metodo utilizza immagini del patrimonio culturale e può essere applicato in diversi ambienti come, il museo, la scuola, l’università, l’ospedale, un’aula o anche a distanza.
Si conviene quindi che la possibilità di poter accedere liberamente a risorse digitali del patrimonio cultura è una grande opportunità. Infatti il riutilizzo dei contenuti digitali è una parte essenziale dell’Agenda digitale europea. L’accessibilità online del materiale culturale può consentire ai cittadini di tutta Europa di accedervi e utilizzarlo per il tempo libero, lo studio o il lavoro. Inoltre, il materiale digitalizzato può essere riutilizzato, sia per scopi commerciali che non, per usi quali lo sviluppo di contenuti didattici, documentari, applicazioni turistiche, giochi, animazioni e strumenti di progettazione (EU R.711/2011).
Molti sono i Musei e le Istituzioni culturali che hanno digitalizzato il loro patrimonio e i loro contenuti per fornire supporto alla società nei settori dell’educazione, del diletto e della salute.
Il patrimonio culturale ha un ruolo cruciale da svolgere nell’istruzione. Le raccolte digitali di Europeana Digital Library (Europeana website) offrono molteplici prospettive di studio nelle diverse aree disciplinari come la storia, l’arte, la letteratura, la scienza e oltre collegandosi anche al contesto europeo. La sua missione è quella di sostenere il settore dei beni culturali nella sua trasformazione digitale, sviluppando competenze, strumenti e strategie per accogliere i cambiamenti del mondo digitale e incoraggiare collaborazioni che promuovano innovazione. Raccoglie 50 milioni di articoli riferimenti a oggetti culturali provenienti da migliaia di istituzioni. Nel corso degli ultimi anni a partire dalle collezioni digitali sono state realizzate sperimentazioni sul loro utilizzo nel settore didattico, ad esempio, utile per portare questa fonte di conoscenza a ogni studente, educatore o organizzazione educativa in modo che possano applicare il potenziale pedagogico del patrimonio culturale digitale e costruire nuove competenze del 21° secolo attraverso l’accesso ad attività e metodi resi disponibili. (Europeana education). Molti sono i progetti che fanno riferimento a questo grande repository per realizzare percorsi personalizzati adottando la tecnica del riuso degli oggetti culturali per creare nuovi cataloghi che possono essere implementati con nuovi contenuti didattici o di studio trans-disciplinari da parte di insegnanti e studenti costruendo, tra l’altro, nuove visioni del patrimonio culturale europeo.
Uno di questi progetti e’ Edmuse Education and Museum: Cultural Heritage for Science Learning finanziato da Erasmus Programme (Edmuse). L’obiettivo del progetto è stato quello di condividere e scambiare le migliori pratiche e applicazioni tra modelli scolastici di diversi paesi, per consentire la formazione degli insegnanti per la progettazione di attività di apprendimento interdisciplinari per migliorare un lavoro collaborativo per includere questioni scientifiche in diverse aree del curriculum scolastico applicando il la filosofia dell’educazione STEAM. Obiettivi importanti sono state la promozione di relazioni innovative tra docenti e personale museale, l’accessibilità alle risorse come strumenti per consentire ai docenti di creare unità didattiche da condividere come OER (Open Educational Resources), fornendo agli studenti contenuti didattici formali e non, adottando un linguaggio vicino a quello usato quotidianamente.
Altro settore interessante è la sperimentazione dell’utilizzo delle arti nel contesto della promozione del benessere e della salute che ha fornito risultati positivi nell’impatto sulla salute delle persone così come testimoniato da un Report dell’OMS sezione Europea. Questo rapporto sintetizza l’evidenza globale sul ruolo delle arti nel miglioramento della salute e del benessere, con un focus specifico sulla regione europea dell’OMS. I risultati di oltre 3000 studi hanno identificato un ruolo importante per le arti nella prevenzione della cattiva salute, nella promozione della salute e nella gestione e cura delle malattie lungo l’arco della vita (WHO wellbeing)
Nell’ambito della salute, oltre alle arti utilizzate per i pazienti come quindi Art Therapy vengono impiegate diverse attività utili alla promozione del benessere come quelle che ad esempio in Italia stanno promuovendo alcuni centri come Il Cultural Welfare Center di Torino (CWC Torino) o il Gruppo di Cultura è Salute che sta realizzando un network digitale per la condivisione di esperienze tra i diversi attori che si occupano di proporre attività in questo settore (Culturaèsalute). Inoltre, dobbiamo registrare l’adozione delle Medical Humanities ossia l’introduzione delle discipline umanistiche nella formazione e nell’aggiornamento nell’area medica e sanitaria. In particolare possiamo parlare di Medicina Narrativa o dell’utilizzo dell’arte Visiva utile al miglioramento di capacità e competenze utili nel rapporto con il paziente e gli altri colleghi oltre che per il benessere dei curanti. (Milota, 2019; Ferrara, 2021). L’accesso alle risorse digitali e alla possibilità di creare risorse condivise e specifiche dell’argomento è utile anche in questo settore. Possiamo infatti trovare riferimenti utili per chi si occupa di queste attività navigando tra i riferimenti di letteratura, arte, musica e altro nella collezione di Letteratura e arti per la medicina dell’Università di NY dove è possibile reperire materiale riferito a una particolare capacità come ad esempio l’empatia (Medicine Database).
Nell’ambito dello sviluppo delle life skills utili in tutti i contesti, la scuola, la salute, il lavoro, troviamo l’applicazione di metodi pedagogici innovativi che utilizzano l’arte come strumento. Uno di questi metodi viene applicato in Italia con una sperimentazione che parte dal 2014 sta facendo registrare risultati positivi nei diversi contesti sia per quanto riguarda gli aspetti cognitivi che quelli emotivi e relazionali.
Parliamo del Metodo delle Visual Thinking Strategies (VTS). Come già citato si tratta di un metodo che, attraverso l’arte, raggiunge obiettivi trasversali per migliorare l’apprendimento e le relazioni. Il metodo VTS può essere applicato al Museo davanti alle opere d’arte ma anche in altri ambienti come la scuola, l’università, una struttura di cura, una sede di lavoro utilizzando la tecnologia e accedendo alle risorse digitali condivise dalle istituzioni culturali. In particolare nel periodo della Pandemia è stato molto importante poter adottare tecniche e metodi per poter realizzare le attività a distanza ottenendo risultati postivi dal punto di vista dell’impatto sul miglioramento delle competenze e la limitazione dello stress.
Le esperienze nel settore universitario hanno permesso la progettazione di una griglia di valutazione molto utile in questo settore che richiede validazione e misurazione dell’impatto delle attività pedagogiche che vengono applicate (Ferrara, 2020). La griglia è stata utile anche per quanto riguarda l’esperienza a distanza con le risorse digitali del Patrimonio culturale.
Un altro interessante settore è quello collegato alle neuroscienze con la possibilità di misurare l’impatto degli ambienti virtuali collegati agli spazi culturali per quanto riguarda gli aspetti cognitivi e ad esempio per la strutturazione di esperienze utili anche nell’ambito della riabilitazione neurologica e motoria (NeuroArtifact; Iosa,2021).
Questo breve intervento vuole così rappresentare l’importanza del patrimonio culturale per lo sviluppo e la realizzazione della persona sia dal punto di vista cognitivo attraverso lo sviluppo o il miglioramento di competenze sia dal punto vista della salute e del benessere. Il patrimonio digitale può aiutare alla realizzazione di spazi virtuali utili nei diversi contesti e aiutare attraverso l’applicazione di metodologie pedagogiche e cognitive a migliorare la qualità della vita. Penso importante considerare i diversi aspetti per iniziare o continuare a sviluppare ambienti, sistemi, metodologie con il supporto delle tecnologie per condividere risorse digitali e attività utili nei diversi settori della vita.
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