a cura di Laura Santovito, UniTO
Abstract:
Artificial Intelligence (AI) represents one of the most transformative technologies of the 21st century, with an increasingly significant impact on people’s lives. However, the conscious and responsible adoption of these technologies requires a deep understanding of their principles, potential, limitations and consequent ethical implications. GaIA, the innovation and research project of the Department of Philosophy and Educational Sciences of the University of Turin moves in this direction. It aims to educate the new generations, starting from primary school, to develop a critical and creative relationship with AI. Indeed, it is necessary to question how these new technologies can help human beings to develop new alliances with animal and vegetable alterities with the goal of a better planetary coexistence. GaIA’s aim is to take on the urgency that these changes bring, providing children with the fundamental skills to be able to face future challenges in the hyper-technological and rapidly changing world in which we live.
Le tecnologie dell’intelligenza artificiale (IA) sono diventate una componente fondamentale delle nostre vite quotidiane: esse trovano applicazione in ambiti che spaziano dalla produzione industriale alla sanità, dai contesti militari all’ambiente domestico, dall’intrattenimento alla mobilità. Stiamo assistendo a una progressiva trasformazione della realtà in cui le attività umane sono sempre più connesse con il digitale e mediate da sistemi intelligenti. Questa pervasività dell’IA solleva però numerosi interrogativi, dato che la comprensione del suo funzionamento, dei suoi limiti e delle sue potenzialità rimane limitata a pochi specialisti. È necessario, perciò, accogliere le sfide poste in essere da questi cambiamenti, tentando di darne una direzione di senso.
Su queste premesse nasce GaIA (GestIAmo in modo consapevole e creativo l’Intelligenza Artificiale), il progetto di innovazione e ricerca del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, selezionato tra le cinque migliori proposte presentate all’Università per il bando “Funds TOgether 2024”, ossia la campagna di raccolta fondi sviluppata attraverso la piattaforma “Ginger Crowdfunding” che si è conclusa con successo nel mese di novembre 2024.
Come sottolinea Emanuela Guarcello, professoressa associata presso l’Università di Torino e responsabile del progetto «si vogliono offrire alle bambine e ai bambini delle scuole primarie gli strumenti necessari per sviluppare una relazione critica, matura e creativa con queste tecnologie. È sempre più urgente fornire ai bambini le competenze culturali che permettano loro di gestire le sfide future dalle quali dipenderà la qualità della loro esistenza». Il suo impegno per queste tematiche ha però radici più profonde, dato che GaIA è il proseguimento di un’altra esperienza di ricerca: il progetto CAIRε (Child-AI Rεlationship), sviluppato in collaborazione con la West University di Timișoara e la Middlesex University di Londra. Questa progettualità ha prodotto notevoli risultati attraverso la riflessione sulle esperienze estetiche di arte visiva generata con l’IA e sulle opere artistiche che i bambini stessi hanno creato.
Anche GaIA è frutto di un lavoro di squadra, questa volta interno al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, che coinvolge Giorgio Borla e Antonio Falco, tecnici del Laboratorio LIFE (Laboratorio di ricerca e didattica nell’ambito delle tecnologie di Extended Reality), e Francesca Pileggi, dottoranda di ricerca nell’ambito dello sviluppo delle skills critico-creative nella scuola primaria. Attraverso la partecipazione alla campagna di raccolti fondi, GaIA ha raggiunto l’obiettivo prefissato di 7.000 euro, raccogliendo 11.369 euro con più di 170 sostenitori: è stata l’occasione per tessere nuove reti di collaborazione con partner istituzionali e aziendali, diffondendo nella società civile in senso ampio il valore del lavoro educativo svolto presso il Dipartimento. «Abbiamo raggiunto la cifra dimostrando quanto sia ampia la comunità di persone che vogliono prendersi cura in modo concreto del futuro delle nuove generazioni» ha dichiarato Emanuela Guarcello.
Conseguendo questo traguardo, l’Università di Torino si è impegnata a integrare la cifra raccolta con ulteriori 10.000 euro, in modo tale da poter estendere il percorso educativo innovativo già sperimentato in alcune scuole di Torino ad altri Istituti situati a Piossasco, Villar Perosa, Giaveno e Fossano, che possono così fruire dell’attività senza sostenere costi di trasporto. Inoltre, la somma garantisce il finanziamento di una borsa di studio di ricerca di sei mesi, la copertura delle spese di disseminazione e promozione dei risultati del progetto in occasione di alcuni convegni nazionali e internazionali. Gli istituti comprensivi che parteciperanno alla ricerca sono “Federico Sacco” di Fossano, “Franco Marro” di Villar Perosa, “Francesco Gonin” di Giaveno e “David Bertrand” di Piossasco.
I bambini, dopo aver svolto un lavoro formativo iniziale nelle loro classi, saranno accompagnati al Laboratorio LIFE per svolgere le attività interattive previste dal progetto GaIA. In particolare, avranno l’opportunità di prendere parte all’esperienza semi-immersiva di esplorazione virtuale dell’ambiente 3D progettato appositamente per loro sul tema della Pachamama. «Durante l’esplorazione i bambini e le bambine sono chiamati a riflettere sul rapporto uomo-tecnica attraverso l’incontro con alcuni oggetti, dai più rudimentali ai dispositivi con IA, che li aiutano a interrogarsi sul ruolo che le tecnologie hanno sempre avuto nella vita degli esseri umani, contribuendo a migliorarne la funzionalità e la qualità. Inoltre, con il supporto di ricercatori e docenti, i bambini e le bambine interagiscono con il robot umanoide Pepper, fornito dal Laboratorio di simulazione del comportamento e robotica educativa “Luciano Gallino”. Il robot li guiderà con indizi e suggerimenti a soffermarsi su quali possano essere i limiti, le potenzialità e le possibili regole dell’intelligenza artificiale» ha dichiarato la referente del progetto.
L’idea, infatti, è quella di promuovere un rapporto consapevole e generativo con questi nuovi strumenti tecnologici, in modo tale da identificarne i rischi e allo stesso tempo immaginarne modalità d’uso significative per l’espressione umana in armonia con il benessere animale, vegetale e del pianeta. Non a caso, quindi, l’ambiente virtuale è stato creato sul tema della “madre terra”, della Pachamama.
GaIA intende pertanto, nel suo complesso, coniugare il progresso tecnologico con la dimensione etica, portando i bambini e le bambine a interrogarsi su come l’IA possa aiutare l’essere umano a sviluppare nuove alleanze con le alterità animali e vegetali nell’ottica di una sempre migliore convivenza planetaria. Investire sull’educazione delle nuove generazioni per poter fornire strumenti cognitivi, immaginativi, espressivi e comunicativi fondamentali per affrontare le sfide future, significa credere ancora nel potere trasformativo dell’essere umano e nelle sue sempre ulteriori possibilità di ampliamento ed emancipazione.
Partner del progetto
- #DiCultHer
- CASCO Learning
- REGOLA SRL
- BeneBanca, Credito Cooperativo Italiana
- L’associazione Amici di Cecilia
- TESISQUARE
- Due C Progetti
- Mamo Educational Foundation Ets
- Key Automation Srl
- CAMBIERI.it
- I.I.S. G. Vallauri-Fossano
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