Da periferie a centralità educative e culturali: il progetto la scuola allo schermo

Francesca Caprino, INDIRE 

La diffusione pervasiva delle tecnologie digitali e la loro rapida evoluzione hanno reso i contenuti culturali più accessibili, leggibili e godibili da parte di un pubblico allargato. 

Un ruolo non marginale in queste ampliate possibilità di fruizione del patrimonio è dato dalla messa in rete di numerosi archivi audiovisivi diversi per dimensioni, obiettivi, compiti istituzionali, strategie di gestione e tipologia delle risorse contenute ma accomunati dal rappresentare uno strumento di “memoria diffusa di pubblico interesse e di pubblica utilità” (Cortini, 2008).

Per la struttura di ricerca Indire deputata alla valorizzazione del patrimonio storico la scelta di estendere il proprio campo di studio e di intervento dalle tradizionali fonti documentali e iconografiche a quelle audiovisive è sembrata naturale e conseguenziale alla missione della struttura stessa oltre che alla lunga pratica maturata nell’ambito della digitalizzazione delle risorse archivistiche [1]Si vedano a questo proposito il progetto FotoEdu – Archivi fotografici per la storia della scuola e dell’educazione, che ha reso disponibile un repository di quattordicimila immagini del … Continue reading (Giorgi et al., 2020, Vanni, 2015). 

Da questo nuovo interesse, grazie alla collaborazione con il gruppo di ricerca delle Piccole Scuole (Mangione et al., 2021) e con l’omonimo movimento [2]piccolescuole.indire.it, che conta al momento oltre duemila quattrocento plessi in rete, ha preso avvio “la scuola allo schermo[3]piccolescuole.indire.it/iniziative/la-scuola-allo-schermo, un progetto che ha portato alla creazione di uno spazio culturale virtuale per la condivisione di risorse audiovisive finalizzato all’arricchimento culturale di bambini e ragazzi e al contrasto del rischio di povertà educativa connesso all’isolamento geografico.

La collezione proposta, in continua evoluzione, presenta film, documentari e cortometraggi indipendenti, una produzione che gode di scarsa visibilità nei circuiti ufficiali e che raramente è accessibile alle comunità dei territori interni o isolati. 

La scelta di proporre opere che percorrono la strada della sperimentazione, dell’impegno civile, della ricerca, rispecchia i valori e la vocazione della rete delle piccole scuole, distribuite in aree interne, insulari o montane, lontane dai servizi e dalle offerte culturali dei centri di più grandi dimensioni ma forti di un patrimonio storico, ambientale e artistico unico e avvezze a un approccio didattico attivo, laboratoriale e inclusivo, capace di sfruttare le possibilità di innovazione offerte dal digitale. 

I materiali raccolti, presentati singolarmente o raccolti in rassegne tematiche, sono stati pubblicati in un ambiente dedicato e resi liberamente accessibili.

A supporto delle attività nelle classi sono stati progettati e sviluppati strumenti mirati (schede didattiche, interviste ad autori, promotori culturali e insegnanti attivi nell’ambito della media education oltre a altri contenuti di approfondimento); in parallelo si è voluto  proporre un’articolata offerta formativa che ha toccato temi legati all’educazione all’immagine, alla didattica laboratoriale, alle discipline e, in generale,  allo sviluppo di competenze storiche, civiche, sociali e ambientali, con un accento sugli obiettivi dell’Agenda 2030.    

L’iniziativa progettuale, nata a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, si è dovuta confrontare con le limitazioni connesse alla pandemia che ne hanno ridefinito parzialmente i contenuti e le azioni previste, anche in considerazione dell’accresciuto bisogno, da parte degli insegnanti, di poter accedere a risorse educative digitali di qualità per poter far fronte alle necessità connesse alla didattica a distanza. 

 Alle difficoltà si sono accompagnate delle impreviste opportunità: nei mesi dell’emergenza sanitaria si sono moltiplicati i contenuti digitali a libero accesso: festival cinematografici grandi e piccoli, registi o produzioni cinematografiche hanno messo liberamente a disposizione le loro risorse; convegni e tavole rotonde tematici hanno aperto le loro porte al grande pubblico.

La presenza di una così ampia gamma di risorse e iniziative ha portato il gruppo di lavoro della “Scuola allo schermo” a cercare dei canali che permettessero una comunicazione più veloce e diretta sia con i principali destinatari del progetto, gli insegnanti delle piccole scuole, che con la più ampia platea dei docenti e dei soggetti interessati a vario titolo all’uso dell’audiovisivo in ambito educativo e formativo. A questo scopo è stata aperta una pagina social dove si è potuto dare conto delle molte iniziative in corso e di interagire con la numerosa comunità virtuale venutasi a creare.

Grazie al prezioso contributo di una rete di partner che comprende quattro diversi festival di cinema indipendente [4]Mostra Internazionale del nuovo cinema – Pesaro Film Festival, Festival dei Popoli, Lucania Film Festival, Sedicicorto. , le associazioni DiCultHer e Lanterne Magiche[5]Lanterne Magiche è il programma di educazione all’immagine e al linguaggio audiovisivo che si rivolge alle scuole e ad altri contesti formativi della regione Toscana., la RAI, l’Unione dei Circoli Cinematografici ARCI (UCCA), “La scuola allo schermo” si sta impegnando in un’operazione di valorizzazione del patrimonio culturale audiovisivo con finalità educative, potendo contare su di un numeroso gruppo di insegnanti che ne sperimenta le proposte e contribuisce allo sviluppo del progetto.  

Parallelamente i ricercatori Indire stanno portando avanti un lavoro di analisi delle rappresentazioni della scuola italiana nelle opere cinematografiche, televisive e web, una ricerca che potrà ulteriormente evidenziare il ruolo delle fonti audiovisive nella ricerca storico-educativa e nella formazione degli insegnanti.

Riferimenti

Clemens, B., & Hamakawa, C. (2010). Classroom as cinema: Using film to teach sustainability. Academy of Management Learning and Education, 9 (3), pp. 561-563.

Cortini, L. (2013). Le fonti audiovisive per la storia e la didattica. Annali dell’Archivio del Movimento Operaio e Democratico (16). 

Cortini, L. (2008). Gli archivi audiovisivi in Italia: panoramica. https://www.academia.edu/25654193/Gli_archivi_audiovisivi_in_Italia_panoramica

Cortini, L. (2006). Patrimoni audiovisivi in Italia: criticità e proposte di valorizzazione per un sistema di archivi. Archivi & Computer. Automazione e Beni Culturali, (15), 3. 

Giorgi, P., Caprino, F., & Zoppi, I. (2020). La Digital Collection Indire: valorizzare, diffondere, includere. L’accessibilità nei musei, (21), 159. 

Mangione, G.R., Cannella, G., De Santis, F. (2021). Piccole scuole, scuole di prossimità. Dimensioni, strumenti e percorsi emergenti, I Quaderni della Ricerca, (59). Loescher, Torino.

Vanni, L. (2015). Tra banchi, quaderni e calamai: la storia materiale della scuola nelle immagini della Fototeca storica INDIRE. Studi sulla Formazione/Open Journal of Education, 18 (2).

FRANCESCA CAPRINO

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Psicologa, si è occupata a lungo di formazione degli adulti. Dal 2006 svolge l’attività di ricercatrice avendo come focus principale le nuove tecnologie per la didattica, l’inclusione scolastica, l’Universal Design for Learning. Ha collaborato a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali. Dal 2014 è ricercatrice presso INDIRE.

References

References
1 Si vedano a questo proposito il progetto FotoEdu – Archivi fotografici per la storia della scuola e dell’educazione, che ha reso disponibile un repository di quattordicimila immagini del Fondo fotografico Indire e la Digital Collection, una collezione di risorse dei fondi archivistici Indire, digitalizzate e liberamente utilizzabili, organizzate in percorsi di interesse storico-pedagogico come mostre virtuali e gallerie fotografiche.
2 piccolescuole.indire.it
3 piccolescuole.indire.it/iniziative/la-scuola-allo-schermo
4 Mostra Internazionale del nuovo cinema – Pesaro Film Festival, Festival dei Popoli, Lucania Film Festival, Sedicicorto. 
5 Lanterne Magiche è il programma di educazione all’immagine e al linguaggio audiovisivo che si rivolge alle scuole e ad altri contesti formativi della regione Toscana.