Carmine Marinucci
Archiviato il n. 0 della nostra rivista “Culture Digitali”, che ha abbracciato l’ambito temporale dei mesi di luglio e agosto 2021, anche questo n. 1 della rivista, relativo all’arco temporale settembre-ottobre 2021, presenta rilevanti proposte valoriali sul tema della Cultura digitale, orientate a connettere patrimoni materiali, immateriali, digitali e paesaggistici in quanto risorse inestimabili e strategiche per lo sviluppo.
Questo grazie, infatti, alla grande generosità dei tanti autori e specialisti che hanno voluto dare continuità a questo nuovo strumento editoriale per connettere realtà diverse, in una azione di alta divulgazione scientifica nelle problematiche e nelle sfide sottese alla dimensione educativa al e con il Patrimonio culturale nei diversi contesti teorici e applicati della Cultura digitale. Generosità dei tanti autori che come per il n. 0, testimoniano il fermento culturale sul tema della Cultura Digitale e la sua rilevanza nei processi educativi, facendoci percepire nuovi spazi di ricerca e di collaborazione attraverso un’attenzione costante all’innovazione, all’interdisciplinarietà, ai temi dell’inclusione sociale, dell’interculturalità, della sostenibilità.
Un numero della rivista particolarmente ricco di suggestioni, variamente articolate che partono dalla importante “Carta di Tokio” promossa dal Centro Internazionale di Ricerca EdA Esempi di Architettura in collaborazione con UNESCO University and Heritage, articolata in nove sezioni, tutti protesi alla valorizzazione dei concetti delle culture e dei patrimoni locali, coerenti con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, punto 4 – Istruzione di qualità. Una Carta, ispiratrice di attività e buone pratiche rappresentate in questo numero della rivista con gli approfondimenti e le esperienze in Venezuela (Así valoran los niños y niñas de Venezuela su Patrimonio Cultural y Natural) e in Brasile (Reconnecting with your culture: Drawing the heritage of the Kariri – Reconectandose com sua cultura: Desenhando o patrimônio do Cariri).
Viene presentato inoltre un rilevante approfondimento a cura di Laura Moschini, referente DiCultHer sui temi della parità di genere, con un saggio sulle Digital SHTEAM dal titolo “Gender mainstreaming, culture digitali, sostenibilità: da STEM a Digital SHTEAM” . Approfondimento, anch’esso in sinergia con l’Agenda 2030, per un nuovo Umanesimo per la salvaguardia dell’Ecosistema globale. Saggio che insiste su obiettivi etici, raggiungibili attraverso un radicale cambio di prospettiva a partire dall’attuazione del Gender Mainstreaming e dall’abbattimento delle barriere tra discipline scientifico-tecnologiche e umanistiche e artistiche (da STEM a SHTEAM) affinché, attraverso il pensiero critico, emerga la ricerca del “senso” in ogni ambito di studio, ricerca, politica o azione. Un approccio integrato, cuore delle azioni introdotte da DiCultHer, partendo da un approccio valoriale delle digital SHTEAM, attraverso la Titolarità culturale e le Culture digitali, per consentire sia la promozione di una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile e aperta al cosmopolitismo (nello spirito e della Convenzione di Faro) che nuove, o rinnovate, professionalità nell’ambito dell’”economia della conoscenza”.
Senza voler entrare nel merito dei numerosi approfondimenti di questo numero della rivista, è appena il caso di sottolineare l’articolo “Didattica Digitale al Liceo Artistico Musicale “Foiso Fois” di Cagliari – Architettura e Ambiente: 3D Realtà Virtuale e Realtà Aumentata” che mette in evidenza una buona prassi didattica ormai sperimentata da anni per sviluppare una visione del patrimonio culturale e artistico come sistema di nuove professioni correlate e tecnologie digitali quali importanti supporti alla didattica tradizionale. Ma anche l’approfondimento presentato da Pamela Giorgi, di INDIRE dal titolo “Modelli virtuosi del passato per azioni pedagogiche contemporanee: il lavoro cooperativo di ‘raccontare una storia’ nella Sfida #HackCultura2021 n. 7 “Mille mani per una storia “, particolarmente significativo che mette in risalto il potere educativo del lavoro di gruppo attraverso una analisi di una delle attività di DiCultHer. Iniziativa questa, parte integrante della filosofia e degli obiettivi di #HackCultura, l’Hackathon delle studentesse e degli studenti per la titolarità culturale, ” nata per sostenere studentesse e studenti a partecipare da remoto alla stesura di “romanzi collettivi” che ha prodotto risultati tangibili (ancorché digitali) che il lettore potrà apprezzare in allegato a questo numero della rivista.
Con “Ecoltura. Per un’ecologia della cultura”, una buona pratica promossa nel 2018, che diventa progetto all’Ateneo di Trento per valorizzare il patrimonio documentale e la biografia di alcune figure del territorio. Un progetto per una “ecologia della cultura” ispirato dal Manifesto Ventotene digitale 2021.
Manifesto Ventotene digitale 2021, che come annunciato nel numero 0 della rivista, rappresenta la revisione del Manifesto “Ventotene Digitale”, presentato nel 2017 [1]https://www.diculther.it/blog/2017/03/24/il-manifesto-ventotene-digitale/ quale contributo DiCultHer all’anno europeo del patrimonio culturale (2018). Un documento promosso ed ideato per “garantire ai giovani le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro”.
Già l’elaborazione del “Manifesto Ventotene Digitale, redatto nel 2017, conseguente ad una ampia consultazione che coinvolse comunità scientifiche ed educative in Italia, segnò un momento rilevante di riflessione sui temi del Digital Cultural Heritage, sintetizzati in sfide e azioni che posero e pongono la Cultura al centro di quel “Progetto d’Europa” da molti invocato, nel suo essere “bene comune” e dispositivo fondamentale di coesione sociale, legate alla Ricerca, all’Alta formazione e all’Educazione scolastica nel dominio del nuovo Patrimonio culturale digitale. Riflessione per co-creare un sistema di conoscenze e competenze digitali consapevoli, abilitate ad assicurare conservazione, fruizione ampia, interattiva, partecipata e consapevole, sostenibilità, valorizzazione, promozione e presentazione del nuovo Patrimonio culturale digitale.
La revisione del Manifesto (ed. 2021), parte da queste riflessioni, nell’anniversario degli ottanta anni dal Progetto di Manifesto “Per un’Europa libera e unita” di Spinelli-Rossi, è stata una rilevante occasione per riprendere in mano il testo del 2017 del Manifesto, perché, ancorché quel testo fosse fortemente orientato a contribuire all’anno europeo del 2018, conteneva in nuce tutta una serie di orientamenti, resi poi palesi da un lato con la ratifica della Convenzione di Faro, dall’altro dalle rilevanti riflessioni in atto innescate in ambito europeo dalla presidente della Commissione europea per un nuovo Bauhaus europeo, e dalla Commissione dell’UE con la Conferenza sul Futuro dell’Europa. In particolare, proprio per assicurare il coinvolgimento attivo e consapevole delle nostre studentesse e dei nostri studenti sui temi del “Manifesto Ventotene Digitale. L’occasione digitale per la Cultura e l’Europa” sono state incluse in #HackCultura2022 ben due nuove SFIDE.
La prima SFIDA – la n. 7- ” La Grande scrittura. Mille mani per una storia“, nata come sopra ricordato per sostenere l’educazione alla lettura e alla scrittura, e nel caso specifico per stimolare la creatività dei giovani per una saggistica “a più mani”, “collettiva” sull’Europa”, per una “appropriazione culturale” nei confronti della “formazione alla cittadinanza europea“.
La seconda SFIDA – la n. 8- “L’Europa. La nuova città del sole”, Per un’Europa splendente, ospitale e pulita, dove il sole costituisce la primaria fonte di energia. Il sole che dona forza alle piante e agli animali e fa crescere bambini e giovani. Il sole dell’intelligenza, capace di dirimere l’oscurità dell’ignoranza e della violenza, può darci felicità e saggezza”.
Ambedue le SFIDE saranno accompagnate da una serie di webinar di approfondimento tenuti da esperti sui temi dell’Europa, della cultura e sul ruolo del digitale in questi contesti. Serie di webinar che inizieranno il prossimo 5 novembre come da programma in progress consultabile all’indirizzo https://www.diculther.it/webinar-settimanali-sulla-convenzione-di-faro-ottobre-2021-maggio-2022/, che saranno resi disponibile tramite il nostro canale YouTube DiCultHer.
Al termine delle SFIDE le ragazze e i ragazzi avranno la possibilità di presentare le loro realizzazioni durante la settima edizione della Settimana delle culture digitali “Antonio Ruberti” (9-15 maggio 2022) ed in particolare durante la giornata di apertura, il 9 maggio 2022, Festa dell’Europa in un incontro nazionale organizzato da DiCultHer INDIRE, ICCU, Stati generali delle donne, RWYC, PCE, Culture Italiae, le associazioni Civita e DiGenova e la rivista Media2000.
Già nel numero 0 della rivista, furono annunciate una serie di Rubriche per aprire un dialogo con la nostra comunità di riferimento. In questo numero 1, oltre che ampliare i contenuti delle Rubriche Invito alla lettura e quella relativa agli Eventi, hanno preso avvio le nuove Rubriche: Donne che stanno cambiando l’Italia, a cura di Isa Maggi, coordinatrice di Stati Generali delle donne, per ispirare e orientare le giovani donne e raccontare vite piene di coraggio e di grande voglia di dare un nuovo inizio all’Italia che verrà. Le parole allo schermo, curata da Elisabetta Betty L’Innocente, per sottolineare la rilevanza del linguaggio filmico nei processi educativi, nonché Dalle Comunità patrimoniali, a cura del nostro vicepresidente, Giovanni Piscolla.
Un particolare ringraziamento al Comitato Scientifico internazionale e ai membri del Comitato di redazione che anche per questo numero della rivista ci sono stati/e vicini e ci hanno fatto pervenire speciali indicazioni ed in alcuni casi anche note di approfondimento che è possibile leggere in questo numero.
L’auspicio è quello di proseguire questo dialogo, per facilitare e permettere di connettere realtà e contesti diversi, per trarne beneficio dal confronto sia a livello disciplinare che di approccio per lo sviluppo dei necessari approfondimenti teorico e pratici.
Appuntamento al numero 2, relativo all’arco temporale novembre-dicembre 2021, la cui programmazione editoriale tenderà a consolidare e promuovere collaborazioni creative orientate dall’ideale di un nuovo Bauhaus, dalla Convenzione di Faro e dal Manifesto Ventotene digitale, per condividere esperienze e buone prassi e per costruire un’offerta educativa/formativa integrata e innovativa di proposte valoriali sul tema della Cultura digitale
Questo numero 2 della rivista attraversa la giornata mondiale dei diritti umani dell’ONU, prevista il 10 dicembre. Come avevamo già annunciato con l’articolo del prof. Alberto Blanco-Uribe Quintero (https://www.diculther.it/rivista/cultura-y-derechos-humanos/) vorremo garantire in questo numero 2 della rivista una serie di approfondimenti sul diritto all’istruzione, all’accesso ai saperi, diritto alla cultura, il diritto all’innovazione, il diritto ad Internet, nel ricordo del compianto Prof. Stefano Rodotà.