Carmine Marinucci, Giovanni Piscolla
Archiviato il numero 1 della nostra rivista “Culture Digitali”, che ha abbracciato l’ambito temporale dei mesi di settembre/ottobre 2021, anche questo numero 2 della rivista, relativo all’arco temporale novembre/dicembre 2021, presenta rilevanti proposte valoriali sul tema della Cultura digitale, inestimabili e strategiche per le nostre comunità di riferimento.
La rivista “Culture Digitali” ora ha ottenuto l’attribuzione del codice ISSN 2785-308X.
Anche in questo secondo numero della rivista, in realtà il terzo considerando anche il numero 0 relativo all’ambito temporale luglio/agosto 20221, è stata significativa la grande generosità dei tanti autori e specialisti che hanno voluto dare continuità a questo nuovo strumento editoriale per connettere realtà diverse, in una azione di alta divulgazione scientifica nelle problematiche e nelle sfide sottese alla dimensione educativa nei diversi contesti teorici e applicati della Cultura digitale.
Generosità dei tanti autori che, come per i numeri precedenti, testimoniano il fermento culturale sul tema della Cultura Digitale e la sua rilevanza nei processi educativi, facendoci percepire nuovi spazi di ricerca e di collaborazione attraverso un’attenzione costante all’innovazione, all’interdisciplinarietà, ai temi dell’inclusione sociale, dell’interculturalità, della sostenibilità.
Un numero della rivista particolarmente ricco di suggestioni, approfondimenti ed esperienze significative realizzato grazie ai contributi di alcuni autorevoli membri del Comitato Scientifico, a cui va il nostro particolare ringraziamento. Significativo l’apporto e il ruolo attivo e propositivo del Comitato editoriale e del Comitato di redazione che anche per questo numero della rivista ci hanno fatto pervenire speciali indicazioni e note di approfondimento. Tra questi, un ringraziamento del tutto particolare ad Antonio Di Lorenzo, Elisabetta L’Innocente, Francesca Pizzuti, Irene Zoppi, Maria Beatrice Artizzu, Kevin Alexander Echeverry Bucuru, Jacopo Condò, Maurizio Guerra, Giuseppe Lanese, Marco Penso, Laura Vangone.
Uno speciale ringraziamento a Gaia Sitzia, responsabile della grafica, dell’impaginato e della ricerca delle illustrazioni della rivista, che sta rendendo Culture Digitali identificabile anche da questo punto di vista.
Senza voler entrare nel merito dei numerosi approfondimenti di questo numero della rivista, ben trentuno articoli, alcuni dei quali derivano da temi trattati nei primi webinar DiCultHer di questo secondo ciclo iniziato con lectio on-line del 5 novembre 2021, da parte del Prof. Mario Rasetti sui temi dell’Intelligenza Artificiale e del suo impatto sulla conoscenza e sulla società.
Così come questo secondo ciclo di webinar, anche gli approfondimenti della rivista stanno rappresentando dei veri e propri spazi di dialogo tra le comunità scientifiche ed educative nazionali ed internazionali che si riconoscono nelle attività promosse dall’Associazione #DiCultHer e che hanno dato origine, peraltro, alla revisione del #Manifesto Ventotene Digitale, che avevamo presentato nel 2017, quale contributo all’anno europeo del patrimonio culturale (2018), in occasione degli ottanta anni dal Progetto di Manifesto “Per un’Europa libera e unita” di Spinelli-Rossi.
Spazi di dialogo e di approfondimento rilevanti che accompagneranno docenti, studentesse e studenti durante questo anno scolastico sui temi delle Sfide di #HackCultura2022, L’hackathon delle studentesse e degli studenti per la “titolarità culturale” finalizzato all’attuazione della Convenzione di Faro nell’era digitale, nel contesto delle riflessioni innescate in ambito europeo per un nuovo Bauhaus europeo e dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa, con l’obiettivo di sostenere il pieno coinvolgimento dei nostri ragazzi e dei loro docenti nei processi di costruzione identitaria e di cittadinanza attiva per sviluppare la piena consapevolezza del proprio ruolo nei processi di sviluppo identitari, per promuovere la “Titolarità’ Culturale” esercitata con diritto e la ‘presa in carico’ di una responsabilità comune e condivisa rispetto ad un bene comune, che ereditiamo dal passato (o che prendiamo in prestito dal futuro), e che abbiamo la possibilità di progettare e co-creare oggi nell’ambito degli ecosistemi culturali in cui viviamo, sperimentiamo ed esercitiamo, con la prospettiva di lasciare a nostra volta questa eredità a chi verrà dopo di noi.
Queste prospettive non solo rappresentano l’ambito culturale dell’agire di #DiCultHer, ma l’occasione per sperimentare gli assunti e i dettami della Convenzione di Faro attraverso anche una contestualizzazione del concetto di Patrimonio Culturale nelle comunità scolastiche territoriali di appartenenza. Temi ed esperienze queste affrontate sia nel webinar del 17 dicembre 2021, che in questo numero della rivista.
L’auspicio è quello di proseguire questo dialogo, per facilitare e permettere di connettere realtà e contesti diversi, per trarne beneficio dal confronto sia a livello disciplinare che di approccio per lo sviluppo dei necessari approfondimenti teorico e pratici.
Appuntamento al numero 3, relativo all’arco temporale gennaio/febbraio 2022, la cui programmazione editoriale tenderà a consolidare e promuovere collaborazioni creative orientate dall’ideale di un nuovo Bauhaus, dalla Convenzione di Faro e dal Manifesto Ventotene digitale, per condividere esperienze e buone prassi e per costruire un’offerta educativa/formativa integrata e innovativa di proposte valoriali sul tema della Cultura digitale.