Intervista a Mauro Morellini, a cura di Carmine Marinucci
Se è vero che l’editoria è il mercato dei contenuti, era inevitabile che i radicali e rapidissimi mutamenti nel mondo dell’informazione e dell’entertainment avessero i loro effetti anche sul mondo del libro.
Negli anni ’90 l’avvento dei link ipertestuali e del CD-ROM offrirono una grande opportunità per dare al lettore una fruizione completamente nuova, che consentisse di collegare tra loro frammenti di informazione o inserire documenti multimediali: guarda caso, il padrino di questa rivoluzione fu, in Italia, l’intellettuale che forse più di ogni altro ha espresso l’amore per il libro: Umberto Eco.
Quasi trent’anni dopo, non solo Internet ci ha abituato a questo modo di navigare tra le informazioni, ma la diffusione degli smartphone ci consente di avere a portata di mano un bagaglio pressocché infinito di informazioni.
Da questa constatazione nasce il servizio Extended Book, lanciato nella scorsa primavera e adottato via via da un numero crescente di editori italiani, con un forte interesse anche dall’estero.
Ne parliamo con Mauro Morellini, che ha ideato il servizio e brevettato il marchio e che ne è stato i primo utilizzatore sui libri della casa editrice da lui diretta, Morellini Editore.
Come nasce l’idea di Extended Book?
Per quanto sia nato e cresciuto considerando il libro un oggetto sacro, e nei libri abbia sempre cercato la conoscenza del mondo, sarebbe anacronistico e presuntuoso far finta che non esistano altri canali per apprendere o per trascorrere momenti di svago. Tanto più che oggi tutto questo è a portata di mano: dal nostro smartphone possiamo toglierci qualsiasi curiosità in pochi secondi con una ricerca sul web o su Wikipedia, e riempire (in maniera a mio avviso sin eccessiva) ogni momento “buco” avendo immediato acceso a milioni di video, serie televisiva, canali news, ecc.
Il punto, come editore di libri, è: tutto questo è alternativo al libro? È un nemico che un editore tradizionale deve cercare di arginare? O, invece, collegare il libro a tutto questo può accrescere il valore di entrambi?
Da un paio d’anni abbiamo inserito nelle nostre guide turistiche (primi al mondo) inserti video e playlist musicali, collegate da QR Code all’interno del testo, arricchendole di contenuti apprezzatissimi dagli utenti. Ma con l’andar del tempo ci siamo resi conto che moltissime altre tipologie di libri potevano beneficiare di questi contenuti aggiuntivi, e da lì è nata l’idea di “libro esteso”.
In cosa consiste il servizio?
Non eravamo gli unici a inserire QR code all’interno del testo: ad altri editori è capitato di farlo, e nel mondo dei periodici ormai è una prassi comune. Ma fin qui si è trattato di un’attività occasionale e poco strutturata, per di più con un limite: una volta stampato il libro, i contenuti extra non possono essere cambiati.
Abbiamo quindi pensato, da una parte, di creare un “hub” di contenuti extra, dove gli stessi possono essere aggiornati continuamente.
Dall’altra, di dare un nome e un marchio che rendesse questa modalità offerta chiara per tutti i lettori: di fatto uno standard, pensato da subito per non essere un’esclusiva della nostra casa editrice, ma una possibilità per editori di ogni dimensione: l’investimento per chi adotta il servizio è poco più che simbolico.
Che tipo di contenuti extra il lettore può aspettare di trovare su un Extended Book?
L’editoria è un “settore di settori”, ognuno con caratteristiche profondamente diverse e specifiche.
In un libro di test per l’università di potranno trovare ulteriori test, su un libro di cucina un tutorial, su una guida turistica aggiornamenti. Il primo Extended Book della storia è stato una tipologia di libro che meno verrebbe da accostare a una novità di questo tipo: un romanzo. “La principessa ballerina” è un romanzo di fantasia ispirato a una vicenda storica, ambientato su un transatlantico varato in Liguria e naufragato in mezzo all’Atlantico nel 1927. Negli Extended Book si trova la prima pagina de “La Stampa” con la notizia del naufragio foto d’epoca, la vera storia di alcuni personaggi minori del romanzo, una leggenda menzionata all’interno del libro… persino una poesia inviataci da un lettore?
Da un lettore? Quindi si può trovare di tutto?
Relativamente, perché anche i contenuti forniti dai lettori (come gli altri che troviamo in rete – non tutti i i contenuti sono originali) sono selezionati da autore ed editore, esattamente come ogni altro contenuto che finisce sulle pagine stampate di un libro: quella di filtrare l’informazione è una delle funzioni dell’editore, assieme a quella di organizzarle e renderle fruibili. Tutte funzioni perfettamente espresse nell’Extended Book.
E come sta reagendo il settore dell’editoria libraria a un’innovazione così importante? Riuscirà davvero a diventare uno standard?
Devo ammettere che io stesso sono rimasto sorpreso dal rapido interesse manifestato dai colleghi, italiani e stranieri. Il servizio è stato presentato a marzo 2021 nella Milano Digital Week, con la presenza online da Londra del Managing Director di Pen MacMillan, uno dei più grandi gruppi editoriali al mondo, che da subito si è mostrato interessato a Extended Book insieme ad altri colleghi inglesi. Ma ho atteso 6 mesi di “rodaggio” su una ventina di titoli di Morellini Editore, dove l’accoglienza entusiastica dei lettori è stata travolgente, prima di presentarlo ai colleghi anche con l’appoggio delle associazioni di categoria. Assieme a loro stiamo sviluppando una piattaforma che sarà lanciata a maggio al Salone del Libro, e che offrirà una serie di servizi aggiuntivi al lettore, dall’alert alla geolocalizzazione, e all’editore, consentendo un rapporto diretto lettore-editore/autore. Diversi sono gli editori che hanno già aderito, alcuni dei quali stanno già utilizzando Extended Book nell’attuale forma “basic” senza piattaforma: editori indipendenti come Il Lene verde, Italo Svevo, Sonda, Bibliografica, di gruppo come SEM, o con 150 anni alle spalle come Hoepli.
Abbiamo inoltre presentato Extended Book alle principali associazioni editori di tutta Europa in occasione della ultima Fiera di Francoforte, ed è stato straordinario constatare che non solo non esiste nulla di simile al mondo, ma che Extended Book potrebbe essere adottato anche all’estero.
Davvero una grande soddisfazione, per un progetto nato in Italia da una piccola realtà come la nostra. E naturalmente, il fatto che sia adottato da un numero ampio e variegato di editori è una grande opportunità per aggiungere continuamente servizi e upgrade a Extended Book.