Il digitale e la digitalizzazione non sono più soltanto strumenti e mezzi di mediazione per la fruizione a vario scopo di riproduzioni culturali: sono, oggi, processi che devono essere sempre intesi nella loro evoluzione verso la dimensione di conoscenza storica dell’Era Digitale contemporanea.
Dal 2005 la Convenzione di Faro in approvazione in tutti i paesi dell’UE ha innescato una profonda rivisitazione del concetto di patrimonio culturale, non più da intendere come un insieme di oggetti e beni (che siano essi materiali o immateriali), ma come una rete articolata di relazioni fra comunità e patrimonio culturale.
Eventi nazionali #SCUD2019
Gli eventi del 11 e 12 Aprile a Matera, il 13 a Trani e il 15-16 a Catanzaro rappresentano una serie di incontri promossi dalla Rete DiCulther, come mezzo attraverso il quale mettere al centro la creatività dei giovani per affrontare mediante l’uso consapevole del digitale e con approcci innovativi, la conoscenza, l’accesso partecipato, la gestione e la valorizzazione del Digital Cultural Heritage.
Per DiCulther tali attività rappresentano un modo sostanziale per contestualizzare la Convenzione di Faro nell’Era Digitale Contemporanea, realizzando attività formative, educative e di ricerca per dotare, in particolare le nuove generazioni alla conoscenza non solo delle nuove dimensioni del Patrimonio culturale, ma anche del più vasto universo del Nuovo Digital Cultural Heritage.
Per ulteriori informazioni è disponibile un approfondimento al seguente indirizzo.
Diffusione della cultura digitale
L’Associazione condivide le finalità di T-Bur Makers, che si propone come punto d’incontro, di studio e di lavoro per l’approfondimento, l’aggiornamento e l’applicazione di metodologie di apprendimento innovative. Opera principalmente nel territorio della Valle dell’Aniene attraverso l’organizzazione di Laboratori e Workshop per la diffusione di materiali e supporti per la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi digitali. T-bur Makerspace porta le attività direttamente nella scuola, nella biblioteca, ovunque ci sia voglia di fare, con il MobileLab, un laboratorio mobile attrezzato con tecnologie di ultima generazione, gestito da esperti formatori accreditati. Tra l’altro si propone la valorizzazione del patrimonio culturale locale, recupero e conservazione delle fonti e dei beni culturali materiali e immateriali, diffusione e condivisione tra comunità territoriali nazionali ed internazionali, costruzione di una civiltà europea della tutela dei beni culturali. Tutte le attività hanno contenuti transdisciplinari e tendono a configurare la produzione creativa come entità emergente dall’interazione: una forma di Design culturale che si avvale del digitale senza mai perdere di vista l’analogico, accepisce il virtuale come veicolo di sviluppo e diffusione dell’oggetto tangibile, valorizza i valori estetici insieme a quelli funzionali.