Indirizzato alle studentesse del III, IV e V anno di qualsiasi scuola superiore, con l’obiettivo di avvicinare le ragazze alla Cultura Digitale stimolando la loro creatività digitale, partendo dalla condivisione di esperienze nell’ambito delle attività dell’Associazione #DiCultHer, per garantire a tutte le studentesse (e a tutti gli studenti) le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro’.
Sono questi gli obiettivi del “Cantiere” CANTIERE “EFFETTO CULTURA DIGITALE” On the Road dal titolo Ragazze Digitali. Un “cantiere che ha l’obiettivo di orientare agli studi e al lavoro, le studentesse del III, IV e V anno di qualsiasi scuola superiore, con l’obiettivo di avvicinare le ragazze alla Cultura Digitale, intesa come consapevolezza ampia di cosa rappresenti l’innovazione digitale e di come essa possa essere una opportunità per “guardare là dove sorge il sole” del loro futuro, sia esso di studi che di lavoro, in tutti i settori culturali, civili, sociali ed economici.
Per #DiCultHer, Cantiere” Ragazze Digitali vuole massimizzare le attività di orientamento nelle sue diverse dimensioni (diffusione delle informazioni, formazione, facilitazione alle scelte e sostegno all’inserimento negli ambienti di studio e di lavoro) e viene a collocarsi come asse portante nell’ambito delle iniziative che la stessa Associazione ha assunto nel corso di questi ultimi anni. Un “Cantiere che ha l’obiettivo di facilitare –o almeno tentare- una organicità di approcci nei processi educativi e formativi e nelle scelte che le nostre studentesse sono chiamate a fare sia per il proseguimento degli studi post diploma, sia per le scelte nel mondo del lavoro.
In questo contesto, la collaborazione con Stati Generali delle Donne e con Campus Orienta – Il Salone dello studente, si pone in perfetta continuità ed integrazione, per sostenere, realizzare e qualificare ulteriormente il rapporto tra il mondo della Scuola, dell’Università e delle Imprese per realizzare continuità nel processo formativo e, soprattutto, integrazione della formazione con il tessuto sociale e produttivo di riferimento anche alla luce delle trasformazioni della società e del mercato del lavoro nazionale e internazionale.
Nell’azione ministeriale in tema di orientamento avviata sin dagli anni ‘90, la separazione fra scuole e università, e fra queste ed altre istituzioni locali e il mondo del lavoro, costituisce uno degli asset prioritari affrontato sia attraverso una riflessione teorica, sia con la sperimentazione di soluzioni operative, che partono da lontano con il documento “L’orientamento nelle scuole e nelle università”. Approvato dalla Commissione interministeriale di cui all’art. 4 della legge n. 168/89 (istitutiva del Ministero dell’Università e della Ricerca), nonché nel “Regolamento in materia di accessi all’istruzione universitaria e di connesse attività di orientamento” del 21 luglio 1997, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 1997 e i relativi atti di indirizzo emanati dal MURT/MPI sin dall’agosto 1997.
Azione poi continuata nel corso degli anni fino all’ultimo atto il DM n. 328/2022, che introduce la figura del “Tutor” per l’orientamento in ciascuna Scuola secondarie di secondo grado, attraverso percorsi formativi on line e in parte in presenza. Riforma, prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), cui è seguito il DM n. 328/2022, con il quale il Ministero ha adottato le Linee guida per l’orientamento, finalizzate all’attuazione della riforma, i cui obiettivi sono rappresentati da:
- rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione per una scelta consapevole e ponderata (della scuola secondaria di II grado), tale da valorizzare le potenzialità e i talenti degli studenti;
- contribuire alla riduzione della dispersione scolastica;
- favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria.
Ciò che appare rilevante in queste iniziative ministeriali sono, da una parte le indicazioni teoretiche, dall’altra l’organicità delle azioni auspicate. La stessa definizione di orientamento contenuta nel documento citato “L’orientamento nelle scuole e nelle università “, appare significativa e tuttora valida e di riferimento per questo “cantiere” sulle Ragazze Digitali: “l’orientamento consiste in un insieme di attività che mirano a formare e/o a potenziare nei giovani capacità che permettano loro non solo di scegliere in modo efficace il proprio futuro, ma anche di partecipare attivamente negli ambienti di studio e di lavoro scelti. Tali capacità riguardano, infatti, la conoscenza di sé stessi e della realtà sociale ed economica, la progettualità, la organizzazione del lavoro, il coordinamento delle attività, la gestione di situazioni complesse, la produzione e la gestione di innovazione, le diverse forme di comunicazione e di relazione interpersonale, l’auto-aggiornamento ecc.. … le capacità indicate sono rilevanti in un periodo storico nel quale viviamo in quanto favoriscono una partecipazione sempre più matura ai processi educativi e, successivamente, costituiscono componenti necessarie della cittadinanza e della professionalità”.
Ragazze Digitali
Un “Cantiere” per sottolineare ulteriormente come l’introduzione delle tecnologie digitali abbia avviato una fase che molti analisti considerano epocale per lo sviluppo civile, sociale e produttivo. In questa direzione, ciò che sembra rilevante è il fatto non più rinviabile del riconoscere il valore della “Cultura Digitale” come conoscenza consapevole del digitale, delle tecnologie ad esso collegate e degli strumenti e tecniche di comunicazione rese disponibili dal digitale stesso per acquisire competenze mediali utili al raggiungere di obiettivi culturali, formativi e di crescita sociale delle nostre ragazze, per offrire loro gli strumenti per le loro scelte di vita, ma anche opportunità in tutti i settori economici in cui ci si trovi ad operare.
“Cultura Digitale” diversa dalle competenze digitali di base e di literacy (di base, di cittadinanza, di elementare uso del computer e di internet), sono prerequisiti necessari – cioè centrate sugli aspetti tecnici e sulle abilità operative, è opportuno soffermarci viceversa sui nuovi paradigmi di cui solo recentemente si va prendendo consapevolezza che suggeriscono che tutti i lavoratori e tutti gli studenti devono possedere una “Cultura Digitale” intesa come consapevolezza ampia di cosa l’innovazione digitale rappresenti e di come essa possa essere opportunità in tutti i settori economici in cui ci si trovi ad operare.
Le esperienze maturate in ambito #DiCultHer in questi ultimi anni, appaiono significative sull’evoluzione dei modelli di studio e lavoro con una significativa assunzione della consapevolezza sulla necessità di facilitare il passaggio verso una strutturazione dei processi formativi articolati in long life learning della Digital Culture, come implementazione di un insieme integrato di approcci culturali e formativi, processi, metodi, e tecniche finalizzati alla costruzione di un sistema di competenze digitali consapevoli, abilitate alla gestione, co-creazione, salvaguardia, conservazione, sostenibilità, stabilità, trasferimento, accessibilità, riuso delle entità culturali digitali contemporanee e future, tramite acquisizione cosciente dell’identità connaturata al digitale di fondamento e risorsa essenziale del lavoro del XXI secolo e, nel contempo, di memoria storica dell’evo digitale contemporaneo.
Dal punto di vista organizzativo il “Cantiere” “Ragazze digitali”, si articolerà, di massima:
- Presentazione del “cantiere” presso la sede a Villa Gaia (PV);
- Serie di webinar di approfondimento sul tema del “Cantiere” (uno al mese, da ottobre 2023 a maggio 2024);
- Lancio o conferma di una Sfida di #HackCultura, l’hackathon delle studentesse e degli studenti per la Titolarità Culturale, collegato al Cantiere.
- Eventuale PCTO collegato alla sfida
I webinar approfondiranno i seguenti temi: