Il “Cantiere” Blockchain e AI nel mondo dell’educazione: quali scenari possibili, parte da una lunga esperienza collaborativa avviata il 2 settembre 2019 a Matera  dalla nostra Associazione #DicultHer e della LutinX (ex Lirax) – società innovativa americana nel settore della Blockchain. Una esperienza che ci ha permesso di sperimentare molti dei servizi promossi da LutinX dedicati al mondo dell’istruzione e della cultura per affermare quella Cultura digitale necessaria per produrre un pensiero critico e un impegno responsabile e adeguato a rispondere alle sfide della modernità in termini metodologici, strutturale e di contesto.

Il “Cantiere” fa inoltre riferimento al recente articolo pubblicato su AgendaDigitale del 15 giugno c.a, e sul numero 9 della nostra rivista “Culture Digitali” che individua scenari e prospettive e sfide per la scuola del XXI secolo.

Sfide perseguite nel corso degli anni da #DiCultHer anche in collaborazione con LutinX nell’ambito del protocollo EDVERSO, nella prospettiva dell’attuazione della Convenzione di Faro nell’era digitale per la realizzazione di quel sistema di digital knowledge design applicato all’educazione per affrontare, mediante l’uso consapevole del digitale, la salvaguardia, l’accesso partecipativo e la gestione dei luoghi della cultura, valorizzandoli come insieme identitario, sistemico e abilitante alla generazione di memoria, conoscenza e consapevolezza culturale.

Sfide per sostenere la raccomandazione del Consiglio nel 2018: “La competenza digitale implica l’uso sicuro, critico e responsabile delle tecnologie digitali e il loro impiego nell’apprendimento, nel lavoro e nella partecipazione alla società. Comprende l’alfabetizzazione all’informazione e ai dati, la comunicazione e la collaborazione, l’alfabetizzazione ai media, la creazione di contenuti digitali (compresa la programmazione), la sicurezza (compreso il benessere digitale e le competenze relative alla sicurezza informatica), le questioni relative alla proprietà intellettuale, la risoluzione di problemi e il pensiero critico.” (Council Recommendation on Key Competences for Life-long Learning – Raccomandazione del Consiglio sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente, 22 maggio 2018, ST 9009 2018 INIT).

Presupposti questi irrinunciabili per il raggiungimento degli obiettivi sottesi al Quadro di Riferimento europeo delle competenze digitali dei docenti e dei formatori (DigCompEdu) sia per affrontare la digital transformation, sia e soprattutto per superare il concetto stesso di digital transformation e digital divide, verso un digital use divide per passare dalla “confidenza tecnologica” alla “consapevolezza tecnologica” in ambito pedagogico all’interno del quale realizzare una nuova ermeneutica per la coesione sociale e la promozione delle diversità, l’innovazione socialmente sostenibile, la promozione della salute e del benessere e l’educazione inclusiva. Cultura digitale quindi per favorire l’emergere di occasioni strategiche di riorganizzazione dei saperi, di apertura alle entità e ai nuovi contenuti, di accesso alle forme stesse del contemporaneo, nonché una opportunità per restituire ai nostri giovani la piena consapevolezza del loro ruolo nella modernità, essenziale nel raggiungere obiettivi di sostenibilità, attraverso un processo che pone al centro la loro ‘creatività’ e, soprattutto per renderli protagonisti nei processi di costruzione identitaria e di cittadinanza attiva europea

Tutto l’impianto collaborativo #LutinX-#DiCultHer sperimentato in questi ultimi anni e reso evidente nel protocollo EDVERSO, presentato alla Camera dei Deputati il 15 giugno 2023 va in questa direzione per offrire servizi avanzati alle esigenze di protagonismo dei nostri Docenti e dei nostri studenti per l’esercizio del diritto alla cultura, del diritto all’istruzione, del diritto all’innovazione, affinché queste capacità e abilità siano conseguite nello spazio formativo/educativo scolastico quale irrinunciabile azione per una “Titolarità culturale” in relazione alla Convenzione di Faro, al Manifesto Ventotene digitale, al New European Bauhaus, al Digital Competence Framework for Citizen’s (DigComp 2.2.), al Piano d’azione europeo per l’istruzione digitale, al Piano Nazionale per l’educazione al patrimonio del MiC, al nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), che indicano la direzione da seguire, nella visione del Patto Educativo Globale.

Il “Cantiere” Blockchain e AI nel mondo dell’educazione: quali scenari possibili, un ulteriore tassello quindi per dare senso e contenuti alla programmazione delle attività #DiCultHer per l’a.s. 2023-24[1].

Centralità della scuola

In questa prospettiva, diviene imperante favorire e costruire condizioni e opportunità affinché queste capacità critiche e abilità siano conseguite nello spazio formativo scolastico, contribuendo fattivamente alla definizione di una “titolarità culturale” non solo del patrimonio ma anche e soprattutto “Titolarietà dell’Educazione e della Formazione” per una sua gestione condivisa e consapevole attraverso la sua ‘presa in carico’ da parte del Corpo Docente e degli studenti, per la piena realizzazione di una cittadinanza attiva

Cantiere che vuole rappresentare un ulteriore momento di confronto cooperativo per la realizzazione di quel digital knowledge design system applicato all’educazione al patrimonio, in relazione in particolare al nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

In analogia agli altri “Cantieri” anche questo prevede:

  1. Presentazione del “cantiere”, possibilmente in sede istituzionale;
  2. Serie di webinar di approfondimento sul tema del “Cantiere” (uno al mese, da ottobre 2023 a maggio 2024);
  3. Lancio o conferma di una Sfida di #HackCultura, l’hackathon delle studentesse e degli studenti per la Titolarità Culturale, collegato al Cantiere
  4. Eventuale PCTO collegato alla sfida

[1]https://www.diculther.it/blog/2023/05/19/programmazione-diculther-per-la-s-2023-24/