Appuntamento domani, 12 marzo, all’inaugurazione di Didacta Italia 2025

In occasione di Didacta Italia 2025, l’INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa – inaugura la mostra multimediale immersiva “LA SCUOLA COME LABORATORIO: pedagogie al femminile”, evento che dà il via alle celebrazioni per il Centenario dell’Istituto (1925-2025). 

La mostra, che sarà aperta al pubblico a Firenze Didacta dal 12 al 14 marzo 2025, proseguirà il suo percorso itinerante spostandosi successivamente a Venezia presso M9 – Museo del ’900. 

L’iniziativa vede la collaborazione di numerose istituzioni culturali ed educative: AIPH Associazione italiana di Public History, Associazione internazionale DiCultHer, Biblioteca Comunale M. Maltoni di Impruneta, CIRSE, Centro Studi Sorelle Agazzi, Florence Art Edizioni, Fondazione Giovanni Michelucci, Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca, Fondazione Idana Pescioli Onlus, Fondazione Tancredi di Barolo, MCE Movimento di Cooperazione Educativa, MUDESC, M9 – Museo del ’900  , MuSEd, Opera Pizzigoni, Opera Nazionale Montessori e SIPSE. 

Con questo evento si vuole celebrare il ruolo fondamentale della scuola non solo come strumento di alfabetizzazione, ma come vera e propria istituzione sociale rappresentativa della vita attuale. Seguendo la visione di matrice attivistica, l’esposizione illustra come l’educazione sia stata ed è tuttora un autentico “laboratorio” di emancipazione individuale e sociale, con lo scopo di aprire nuove esperienze e potenziare tutte le opportunità necessarie allo sviluppo completo della persona. 

Il percorso espositivo rende omaggio alle figure femminili che a vario titolo, hanno contribuito a questo percorso educativo: dalle docenti impiegate nei luoghi più remoti del Paese per soddisfare il bisogno di alfabetizzazione delle masse a partire dalla fine del XIX secolo, fino alle pioniere dell’istruzione come Giuseppina Pizzigoni, le sorelle Rosa e Carolina Agazzi, Maria Montessori, Alice Hallgarten Franchetti, Maria Maltoni, Gisella Galassi Ricci e Idana Pescioli. Il contributo femminile all’educazione viene raccontato attraverso le note biografiche e professionali di queste protagoniste, che si sono confrontate con realtà complesse legate alle differenze linguistiche, culturali e sociali caratterizzanti l’Italia post-unitaria.  

La mostra vuole anche valorizzare il ruolo degli archivi come luoghi fisici e virtuali di conservazione della memoria e di costruzione della scuola del futuro.  

Categorie: NEWS