Presentazione della “Carta dei Diritti nell’era digitale e dell’intelligenza artificiale
Roma, 26 novembre 2024 – In occasione dell’Assemblea nazionale di P A Social, la più rilevante associazione italiana dedicata alla comunicazione e informazione digitale, è stata presentata in anteprima la Carta dei Diritti nell’era digitale e dell’intelligenza artificiale – Stefano Rodotà . Un documento che riafferma i principi di dignità, libertà e giustizia, adattandoli alle sfide e alle opportunità del mondo digitale e dell’intelligenza artificiale.
“Il digitale e l’AI non devono solo essere strumenti, ma opportunità per creare cittadinanza attiva. E chi meglio di voi, protagonisti di P A Social, può contribuire a far vivere questi valori nelle istituzioni?”
“La Carta dei Diritti è un lavoro molto importante – ha spiegato Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social e Fondazione Italia Digitale – un altro obiettivo raggiunto della proficua collaborazione che da anni portiamo avanti con DiCultHer e Carmine Marinucci. Il digitale è ormai presente in tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana, servono conoscenza, cultura, approfondimento, consapevolezza delle sfide, dei diritti e dei doveri, dell’etica con cui affrontare la rivoluzione in corso. Le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale ci mettono davanti nuove sfide e lavori come questo ci aiutano ad affrontarle al meglio”
Un documento per le nuove generazioni
Frutto di un intenso lavoro di riflessione e collaborazione all’interno dell’Associazione #DiCultHer al confronto coi i suoi autorevoli partner, ed in particolare con P A Social, la Carta rappresenta un pilastro delle attività decennali di #DiCultHer e si pone come guida pedagogica e culturale: rappresenta un invito a costruire una cittadinanza digitale consapevole e responsabile.
La Carta dedica una particolare attenzione al ruolo insostituibile dei docenti e degli studenti come protagonisti di un percorso educativo che intreccia innovazione digitale, consapevolezza etica e valorizzazione del patrimonio culturale.
Un impegno per il futuro. Carmine Marinucci, Presidente di #DiCultHer, sottolinea come: “Questa Carta non è solo un documento: è un atto di fiducia nei giovani, custodi del nostro presente e creatori del futuro che desideriamo. In un mondo sempre più digitale, è fondamentale preservare l’umanità che ci rende unici.” “La Carta evidenzia il valore pedagogico di una scuola che educa alla cittadinanza attiva e alla consapevolezza digitale, facendo del patrimonio culturale una risorsa viva e accessibile. Rappresenta un patto per le nuove generazioni. Parla di diritti fondamentali come la libertà di essere sé stessi, l’accesso equo alla conoscenza e il rispetto della dignità umana nel digitale..”
Marinucci evidenzia come “La Carta nasce come naturale prosecuzione di dieci anni di impegno di #DiCultHer nel campo dell’educazione digitale e culturale. È un omaggio a Stefano Rodotà, una figura che ha sempre creduto nel diritto all’accesso alle tecnologie come strumento di libertà. La dedica a lui rappresenta un atto di riconoscenza e un richiamo a quei valori di dignità e giustizia che devono guidarci nell’era digitale.”
“La Carta non è solo teoria, ma azione. Abbiamo creato percorsi didattici, sfide per i giovani come HackCultura2025, l’Hackathon delle studentesse e degli studenti per la “Titolarità Culturale”, dove il digitale incontra il patrimonio culturale per generare consapevolezza e creatività.”
Un invito al cambiamento:
“Insieme possiamo trasformare questa Carta in un movimento, partendo proprio dalle scuole e dai luoghi della cultura, che sono il cuore della nostra società.”
Chiamata all’azione:
“Vi invitiamo a scoprire la Carta, a condividerla e a costruire insieme nuove esperienze che uniscano il digitale alla nostra identità culturale.
Il 10 dicembre, in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la presenteremo ufficialmente. Non mancate.
Per coinvolgere direttamente le nuove generazioni su questi temi, chiediamo a studenti e docenti di raccontare la Carta attraverso video emozionali. Non solo per promuovere il documento, ma per dare voce ai loro pensieri e ai loro sogni per un futuro digitale più umano.”