In occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle NU (Parigi 1948)

Nel 1948, Mrs. Eleanor Roosevelt presentava la Dichiarazione dei Diritti Umani, fondamento della dignità e dei diritti di ogni persona.

Oggi, in un’epoca di trasformazione digitale, in cui intelligenza artificiale e nuove tecnologie ridefiniscono il nostro accesso al sapere, #DiCultHer si impegna a promuovere il diritto alla cultura e una partecipazione consapevole.

Riflessi digitali: dignità umana e intelligenza artificiale  

L’avvento dell’intelligenza artificiale ci pone di fronte a nuove sfide etiche ed esistenziali. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è il quadro di riferimento che guida la riflessione sui cambiamenti indotti dalle tecnologie digitali. Nel contesto odierno, tutelare questi valori significa adattarli alle nuove dinamiche, in cui l’AI e le piattaforme digitali aprono possibilità inedite per la libertà di espressione e l’accesso globale all’informazione, portando però anche rischi di privacy, sorveglianza e manipolazione dei dati.

È essenziale che i principi della Dichiarazione siano integrati nello sviluppo di tecnologie che rispettino la libertà e l’uguaglianza. È imprescindibile adottare un approccio etico nella progettazione di “sistemi intelligenti,” in cui la diversità culturale e le esperienze marginalizzate siano rispettate e rappresentate, per evitare che la tecnologia diventi strumento di esclusione o discriminazione.

Parallelamente, l’interazione tra esseri umani e macchine solleva interrogativi sull’identità e sulla coesistenza di realtà fisiche e digitali, che spesso creano identità multiple e, talvolta, disorientamento. Oggi, dove gli algoritmi influenzano le nostre scelte, è essenziale che il progresso tecnologico sia affiancato da una riflessione etica: la tecnologia deve ampliare la nostra capacità di agire moralmente, non sostituirla. In questa prospettiva, il ruolo educativo diviene cruciale per preparare le future generazioni a interagire con un ambiente digitale complesso e in continua evoluzione.

Per un futuro consapevole e giusto  

Dobbiamo fornire ai giovani strumenti per il pensiero critico e una comprensione profonda delle implicazioni delle nuove tecnologie. La consapevolezza digitale deve diventare parte integrante della loro formazione, affinché possano navigare in sicurezza e contribuire attivamente alla costruzione di un futuro in cui diritti umani e progresso tecnologico procedano di pari passo.

Il legame tra diritti umani e intelligenza artificiale richiede un’analisi rigorosa e un impegno continuo affinché la tecnologia diventi un alleato nella costruzione di una società più giusta e rispettosa della dignità umana.

Con questo spirito di responsabilità e speranza, organizziamo questo incontro rivolto al mondo della scuola e a tutti i suoi protagonisti, per riflettere insieme sul diritto di accesso alla cultura e all’educazione, come stabilito dall’Articolo 27 della Dichiarazione. In un’epoca digitale, strumenti avanzati come l’AI non solo arricchiscono l’esperienza educativa, ma abbattono le barriere sociali e geografiche, rendendo la conoscenza accessibile a tutti.

Durante la giornata sarà presentata la “Carta dei diritti nell’era digitale e dell’intelligenza artificiale Stefano Rodotà [1]”, per orientare i giovani verso una cittadinanza digitale consapevole e responsabile. La Carta sarà accompagnata da proposte concrete per supportare i docenti nella creazione di esperienze educative inclusive, capaci di stimolare senso critico e consapevolezza digitale per ogni studente e studentessa, nessuno escluso.

Programma (in progress)

0re 09:30-13:00

Introducono e moderano

Domenico Ioppolo, Ceo Class- Salone dello Studente

Carmine Marinucci, Presidente #DiCultHer

Partecipano:

Pamela Giorgi INDIRE

Gianmaria Ajani*, già Rettore UniTO e Presidente #DiCultHer

Francesco Pizzetti, Ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Torino, già Presidente Autorità Garante per la protezione dei dati personali 

Francesco Follo, già Rappresentante Santa Sede all’UNESCO, Membro CS #DiCultHer

Francesco Di Costanzo, Presidente PA Social

Michel Emi Maritato, Presidente AssoTutela

Isa Maggi, Coordinatrice Stati Generali delle Donne

Maria Pia Rossignaud, Direttrice Media Duemila, Vicepresidente Osservatorio TuttiMedia

Angelo Argento, Presidente Cultura Italiae

Fulvio Ananasso, Presidente Stati Generali Innovazione

Stella Cannizzaro, Presidente Associazione diGenova

Vincenza Pellegrino, Coordinatrice GdL #DiCultHer sulla Carta dei Diritti

Maurizio Maglioni, Presidente Associazione Flipnet per la promozione della didattica capovolta

Maddalena Maria Chimisso, DS Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “E. Majorana”, Termoli

Laura D’Ambrosio, DS Istituto Comprensivo Nereto-Sant’Omero, Teramo

Angela Maria Sugliano, Presidente Associazione EPICT

Maddalena Casalino, Docente Liceo Scienze Umane, Subiaco

Michele Casiero, Docente Liceo Scienze Umane, Trani

Emanuela Guarcello, Referente Dipartimento educazione e formazione di UniTo, nel protocollo d’intesa con DiCultHer

Jacopo Condò, Rappresentante #DiCultHer, Progetto Erasmus PCE

*in attesa di conferma

[1] La Carta dei Diritti #DiCultHer è dedicata alla memoria del Prof. Stefano Rodotà, giurista, intellettuale e appassionato difensore dei diritti civili e digitali, che ha dedicato la sua vita e il suo pensiero all’affermazione di una società in cui la dignità e la libertà individuale siano centrali. Rodotà ha guidato con convinzione il dibattito per il riconoscimento del *Diritto a Internet* come diritto fondamentale, credendo fermamente che l’accesso alla rete rappresenti uno strumento irrinunciabile per l’esercizio della cittadinanza attiva, la partecipazione democratica e la diffusione della conoscenza.

La sua visione pionieristica ha contribuito a mettere in luce le implicazioni sociali dell’era digitale, anticipando molti dei temi che oggi affrontiamo e difendendo l’idea che la tecnologia debba essere al servizio della dignità umana, non il contrario. Con questa dedica, rendiamo omaggio a un uomo che ha saputo coniugare la sua profonda conoscenza del diritto con una visione etica e sociale, lasciando un segno indelebile nella difesa dei diritti digitali.

In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie trasformano la nostra società, la *Carta dei Diritti DiCultHer*, ispirandosi all’opera e ai principi di Rodotà, mira a promuovere un’educazione che metta al centro l’individuo, il pensiero critico e l’accesso universale alla cultura. Dedicare questa Carta a Stefano Rodotà significa proseguire il suo impegno per una società più giusta e inclusiva, dove i diritti digitali siano parte integrante dei diritti umani e contribuiscano alla costruzione di un futuro in cui tecnologia e valori umani procedano in armonia.

Così come abbiamo dedicato le Settimane delle Culture Digitali al Prof. Antonio Ruberti, che ha rappresentato un faro per la cultura scientifica e tecnica in Italia e in Europa, il Prof. Rodotà lo è stato per l’etica e i diritti digitali. Dedicargli questa Carta rende omaggio non solo alla sua visione, ma dà anche continuità all’idea di un progresso digitale incentrato sull’umanità e questo tributo collegherà i principi della Carta a un’eredità di grande rilevanza sociale e civile, rafforzando il messaggio e la missione del progetto.

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