Library Coworking Academy: corso organizzato dal DISTUM e dal sistema bibliotecario di Ateneo. Prima edizione, 3 incontri – 29 settembre 2023, 13 ottobre 2023, 20 ottobre 2023 dalle ore 15:00 alle ore 17:30 (via Zoom).

Il corso organizzato dall’Università di Foggia è una novità formativa. Saranno fornite le basi per acquisire idee e strumenti per cogliere le opportunità degli ambienti lavorativi flessibili e cooperativi lungo l’arco della vita, con particolare riferimento all’uso di spazi e servizi informativi che le biblioteche possono offrire ai pubblici di lavoratori.

Il percorso si rivolge a: lavoratori (bibliotecari, liberi professionisti, etc.), studenti, dottorandi, che intendano affrontare il nuovo fenomeno della contaminazione dei saperi negli spazi di lavoro condiviso per individuarne le potenzialità sia pubbliche che private. 

Le lezioni saranno tenute in parte da docenti accademici e in parte da professionisti di settori diversi.

La partecipazione non prevede quote di pagamento.

L’iscrizione deve avvenire tramite l’apposito modulo al seguente link.

Con l’invio della richiesta di iscrizione, si riceve immediatamente sulla propria mail il link ZOOM di collegamento, che rimane valido per tutti i webinar.

Direzione scientifica: prof.ssa Giusi Antonia Toto

Delegata ai sistemi bibliotecari: prof.ssa Maria Stefania Montecalvo

Organizzazione e informazioni

Viviana Vitari – viviana.vitari@unifg.it  – Dottoranda Phd “Learning Sciences e Digital Technologies”

Isabella Tammone – isabella.tammone@unifg.it  – Responsabile sistema bibliotecario universitario c/o Università di Foggia – Area Sistema Bibliotecario,  ex Palazzo Ateneo –  Largo Papa Giovanni Paolo II

Programma

Webinar venerdì 29 settembre 2023 – ore 15 /17.30

Nella prima giornata sarà fornita una panoramica dei nuovi spazi lavorativi aziendali rispetto al mercato immobiliare con particolare riferimento agli effetti della post-pandemia. Il co-lavoro ha un suo contraltare nella cultura: saranno descritti il caso dell’incubatore naturale di Matera, Hubout di Cinisello Balsamo (MI) e alcune esperienze pugliesi. Seguirà una sezione dedicata all’information literacy e alle offerte specialistiche dei bibliotecari. 

Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento):

Ilaria Mariotti e Chiara Tagliaro (Politecnico di Milano e COST Action CA18214 European Cooperation in Science and Technology).

Andrea Paoletti (cofounder di Casa Netural, consulente strategico)

Massimo Capano (manager e fundraiser Comune di Cinisello Balsamo)

Tommaso Paiano (bibliotecario wikipediano)

Matilde Fontanin (bibliotecaria Università di Trieste; Cultrice della materia in documentazione, teoria e storia dell’informazione, Sapienza Università di Roma).

Valentina Lepore (bibliotecaria Università di Firenze)

Webinar 13 ottobre 2023 – ore 15 /17.30

Nella seconda giornata di corso saranno trattate le potenzialità del cosiddetto “individualismo collaborativo”, tema per un nuovo network di economia creativa. Anche l’arte e coloro che vi lavorano al suo interno può diventare azione dell’educare civile e strumento generativo di idee.

A seguire saranno affrontati i nuovi paradigmi per il lavoro in biblioteca e le difficoltà che si incontrano rispetto all’ecosistema informativo dei complotti.

In questo panorama saranno individuati degli stressors sociali in ambito bibliotecario e l’opportunità del nearworking.

Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento):

Carolina Bandinelli (Università di Warwick)

Salvatore Falci (già docente Accademia Belle Arti di Bergamo)

Ferruccio Diozzi (già responsabile del Centro Documentazione CIRA, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali)

Federica Tassara (Responsabile Unità biblioteche rionali di Milano e gruppo nazionale AIB sul coworking in biblioteca)

Webinar 20 ottobre 2023 – ore 15 /17.30

Nel terzo e ultimo webinar saranno trattati i temi della psicologia di gruppo, del coaching oltre che raccontate alcune buone pratiche di information literacy: la biblioteca medica per il cittadino, il caso di Biblioverifica, le sfide internazionali per l’apprendimento on the job e, in conclusione, il progetto della Community Library della Regione Puglia. 

Sono invitati a parlarne (in ordine di intervento):

Silvia Ivaldi (Università di Bergamo)  

Nicola Sicolo (business, life & personal coach)

Maria Squarcione (direttrice Biblioteca Interdipartimentale “B.Eustachio”,  Sapienza Università di Roma)

Damiano Orrù (bibliotecario Università di Roma Tor Vergata)

Elena Corradini (bibliotecaria, membro commissione IFLA “Continuing Professional Development and Workplace learning”, gruppo AIB Coworking)

Isabella Tammone (responsabile sistema bibliotecario Università di Foggia)

A tutti i partecipanti sarà proposto un modulo per suggerire i parametri di un manifesto collettivo/linee guida sul coworking in biblioteca e, su consegna, l’attestato di partecipazione da parte dell’Università di Foggia.

PER ISCRIVERSI

Nuovi spazi ibridi di lavoro: focus sul movimento internazionale del coworking e la sua attuabilità nelle biblioteche

I nuovi spazi ibridi di lavoro sono stati oggetto di grande interesse anche a seguito del recente lockdown, nell’idea di trasformare o riattualizzare forme già sperimentate di smart working e near working. Le nuove esigenze di condivisione di ambienti fisici oltre che di contenuti digitali sono andati di pari passo con una cultura sempre più attenta nel bilanciare la vita lavorativa con quella privata.

Possiamo correttamente parlare di un movimento internazionale e trasversale. Possiamo forse anche parlare di un cambio di paradigma verso spazi di lavoro che offrono benefit per attirare nuovi cervelli nelle aziende più innovative e attente al benessere dei propri dipendenti, collaboratori e clienti. Troviamo questa modalità indagata nella Cost Action Europea CA 18514 (avvio al 4.06.2019), oggetto di percorsi formativi con studenti e docenti di ingegneria, architettura, economia e ora anche di Intelligenza Artificiale.

Altro esempio interessante e di prossimità è l’apertura del primo spazio coworking a Matera per sostenere la nomina a Capitale Europea della Cultura 2019.

Lo stile del coworking, sia logistico che concettuale, è stato adottato non solo dalle imprese multinazionali, ma anche da biblioteche di diversi Paesi del mondo, dove molte nuove strutture sono state concepite architettonicamente fin dalle origini per includere tale servizio, come supplementare a quelli più tradizionali e ormai consolidati (es. spazio NPL, emeroteche, aree di esercitazione e/o lettura della musica, web radio, etc).

Si vedano le biblioteche del Nord Europa, es.  la nuova Deichman a Oslo (2020), Oodi Helsinki Central Library (2018), Copenhagen con i “pedagogical learning centres”, o la New Kuala Lumpur Library (2019) o altre città del mondo dove il servizio è ormai integrato nel reference (es. Brisbane).

Per quanto concerne l’Italia, ancora troppa poca attenzione viene data al coworking come servizio pubblico, nonostante sia attivo in alcune biblioteche dalle più piccole fino a quelle metropolitane (Milano, Cinisello Balsamo, Treviolo etc) o in spazi ad esse complementari di digital hubs, makers lab etc.

Con il progetto di studio intendo sondare l’interesse verso spazi pubblici e servizi digitali per i lavoratori (digital nomads, entrepreneurs, slow tourists etc), raccogliere le esperienze nelle biblioteche, valutare che cosa i bibliotecari siano oggi in grado di offrire come benefit (oltre alla logistica, wifi, attrezzature) promuovendo forme di condivisione di saperi a favore dell’importante ambito dell’educazione permanente.

Si presuppone che information literacy, cataloghi specialistici, consulenze (es. in tema di net etiquette, digital divide, competenze trasversali), opportunità di contatti professionali e – per le biblioteche accademiche – modalità di apprendimento continuo per post laureati, possano essere una sfida di sviluppo educativo conforme all’Agenda 2030 (es. goal # 8, 11.4, 16, 16.10, 17.8)

Le biblioteche universitarie, in particolare, potrebbero assumere un ruolo diverso, ma complementare a quelle pubbliche, recuperando i loro utenti dopo la laurea in un’ottica di terza missione e di formazione permanente tramite i propri strumenti di ricerca e l’interessante opportunità di mantenere contatti con il mondo universitario e le sue sollecitazioni.

Nella prima edizione del ciclo di incontri tematici, la riflessione vuole essere di tipo interdisciplinare fra impresa e servizio pubblico e consiste nel valutare se il coworking può favorire la visione della biblioteca come “ambiente” di risorse e di ripensamento di forme di apprendimento informale lungo l’arco della vita lavorativa.

Le argomentazioni che circolano finora a livello internazionale riguardano l’opportunità di fruire delle biblioteche per questioni economiche, per chiedere l’accesso alle risorse e spiegazioni per affrontare le fake news, per avere a disposizione un bibliotecario per la ricerca esperta, per attivare nuove conoscenze professionali anche con altri entrepreneurs, oltre che per affrontare i problemi di solitudine a cui portano certe professioni, soprattutto nell’ambito del digitale.

In alcune biblioteche sono collocati accanto ai PC di lavoro anche dei “box” per la temporanea collo-cazione in sicurezza di infanti, favorendo un’attività non isolata delle donne.

Il tutto avviene in maniera gratuita, autonoma e indipendente.

La Academy ambirebbe a un mixage fra docenti, liberi professionisti e bibliotecari. Nella prima edizione indagherebbe su ipotesi di multi servizi e sul loro gradimento per poi affrontare specifiche richieste bottom up da parte dei cittadini-lavoratori. Le biblioteche potrebbero essere un servizio portatore di benefici di pubblico interesse (indipendentemente dal censo, impegni familiari, indirizzi di studio) e, in particolare quelle accademiche, di disseminazione di nuovi percorsi di aggiornamento per gli ex studenti.

Categorie: NEWS