Il ventiquattresimo Webinar del ciclo di Webinar a “rete” è disponibile nel Canale DiCultHer di YouTube.
Con il ventiquattresimo Webinar del ciclo di Webinar a “rete”, iniziato ad ottobre 2020 e che proseguirà fino alla sesta edizione della Settimana della Cultura digitale (3-9 maggio 2021). prosegue la serie di tre Webinar curata dalla Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del MiC sul tema Competenze istituzionali, giuridiche e ruolo del digitale.
Il contesto, relativo alla Convenzione di Faro, ai suoi impatti su accesso e partecipazione al patrimonio culturale da parte delle comunità e dei cittadini, al ruolo del digitale come ‘spazio’ di interazione e strumento di empowerment, va interpretato – nel caso specifico – con particolare attenzione al ruolo di una PA.
Le tracce suggerite sono state, in quest’ottica, allineate a quanto è possibile restituire sulle iniziative in ambito digitale – in atto e/o in previsione – all’interno della mission istituzionale della DG- ERIC, il cui contributo, articolato in 3 webinar, si attesta, a livello complessivo, su Competenze istituzionali, giuridiche e ruolo del digitale
Webinar 2 del 16 aprile 2021
Il secondo dei tre Webinar si è tenuto il 16 aprile 2021 sul seguente tema:
“Non mettere tutte le uova nello stesso cestino”: la conservazione del patrimonio digitale, un contesto e alcune note di metodo
Dalla metà degli anni Novanta, vale a dire dagli albori dell’era delle grandi campagne di digitalizzazione del patrimonio, il numero di beni digitalizzati e nativi digitali sta aumentando in modo esponenziale.
La problematica dell’obsolescenza tecnologica – unitamente ai temi legati alla conservazione dei documenti digitali attraverso il mantenimento dei loro supporti fisici, della loro performatività e alla possibilità di garantire l’accesso ai contenuti attraverso la migrazione dei dati – è argomento che è stato affrontato a partire degli anni Duemila, grazie all’attivazione di interessi specifici.
Da un lato il mondo museale dell’arte contemporanea ha dovuto occuparsi dei cosiddetti Time Based Media, dall’altro archivi e biblioteche si sono ritrovati al banco di prova della distribuzione di servizi e di documenti nel web, grazie alla condivisione e all’interoperabilità degli strumenti.
La digitalizzazione nel campo della conservazione di beni cinematografici e fotografici può essere considerata paradigmatica delle difficoltà etiche e pratiche che gli operatori si trovano a dover affrontare durante il proprio lavoro.
Il Tema è stato sviluppato da:
- RENATA PINTUS Storico dell’arte del Ministero della Cultura, specialista in arte contemporanea, è direttrice del Servizio di consulenza ai Settori di restauro per la conservazione delle opere d’arte contemporaneee vicedirettrice dei settori Dipinti Mobili, Scultura lignea, Materiali cartacei e membranacei, Pitture murali presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
- BARBARA CATTANEO Restauratrice di materiali fotografici e cartacei presso l’Opificio delle Pietre Dure e precedentemente presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, è laureata in Scienze dei beni culturali. Le esperienze di formazione più importanti sono state presso il Trinity College di Dublino, la George Eastman House di Rochester (N.Y.), ICCROM, NRICPT (Tobunken) a Tokyo e i corsi del The Getty Conservation Institute a Budapest e a Praga. Insegna Restauro fotografico presso OPD e ICPAL, è docente a contratto di Storia delle tecniche fotografiche all’Università di Firenze. Inoltre è ricercatore associato CNR-IFAC nell’ambito del progetto Memoria Fotografica.
- MAURIZIO PRECE Fotografo e operatore cinematografico. Lavora all’Istituto Luce Cinecittà dal 1998. E’ responsabile del settore IT dell’Archivio Luce all’interno del quale si occupa della conservazione e del rilascio dei media digitali. Seguendo gli aggiornamenti tecnologici sviluppa work flow verso le postazioni di postproduzione. Da qualche anno sta approfondendo la parte AI per ricerche multilivello sui media digitalizzati.
- BARBARA ZONETTI Funzionario restauratore conservatore e tutor della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro. Dal 2015 è docente della SAF per i moduli didattici “Restauro dei beni cinematografici” e “Restauro cinematografico (digitale)”. Responsabile del laboratorio cinematografico dell’Istituto Luce S.p.A. prima e Cinecittaluce S.p.A. fino al 2012, ha coordinato diversi progetti di conservazione e restauro del materiale cinematografico dell’archivio Luce e restaurato direttamente cinegiornali, corto, medio e lungometraggi.