Domani 9 gennaio dovrebbe essere finalmente ratificata in Senato la Convenzione di Faro.
E’ una Convenzione cruciale che, dal 2005, ha innescato una profonda rivisitazione del concetto di Patrimonio Culturale,non più da intendere come un insieme di oggetti e beni, che siano essi materiali o immateriali, ma come una rete articolata di relazioni fra comunità e patrimonio culturale, che mette in evidenza il legame tra patrimonio, diritti umani, democrazia e che incoraggia a riconoscere che gli oggetti e i luoghi non sono di per sé rilevanti, ma fondamentali per i significati e gli usi che le persone attribuiscono loro e per i valori che rappresentano.
Essendo però stata scritta nel 2005, la Convenzione di Faro quasi non menziona il digitale e lo concepisce solo come mero strumento di archiviazione. Al riguardo la Rete DiCultHer ha promosso un Ordine del giorno per impegnare il Governo a operare per dare piena cittadinanza anche al patrimonio culturale digitale.